Superbonus e governance del Pnrr: via libera dal Consiglio dei ministri

Il governo vara un decreto che blocca lo sconto in fattura e la cessione dei crediti per i Comuni. Imbarazzo di Fi. Per Conte un "Colpo letale all'edilizia"

Politica

Superbonus e governance del Pnrr: ok dal Cdm

Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge che contiene le misure che riguardano governance e ulteriori semplificazioni per il Pnrr. La riunione è stata presieduta da remoto e in videocollegamento dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, assente per motivi di salute.

La novita' piu' importante, oltre alla necessita' di accelerare la realizzazione delle opere riducendo vincoli e autorizzazioni, è il cambio di governance, con la regia del piano che passa a Palazzo Chigi e a una nuova struttura con quattro direzioni generali e un coordinatore. Oltre al decreto Pnrr, sul tavolo del Cdm c’è stata anche la 'Relazione sull'attuazione della politica di coesione europea e nazionale in Italia.

Il Consiglio dei ministri ha approvato anche il decreto sulla cessione dei crediti dei bonus edilizi. L'approvazione è avvenuta all'unanimità. Previsto il divieto per le pubbliche amministrazioni ad acquistare crediti di imposta derivanti dai bonus edilizi. Le pubbliche amministrazioni "non possono essere cessionari dei crediti di imposta" derivanti dall'esercizio delle dello sconto in fattura o di una cessione.

Guarda la conferenza stampa con il ministro degli affari esteri Antonio Tajani, con i ministri Raffaele Fitto (Affari europei, politiche di coesione e PNRR) e Giancarlo Giorgetti (Economia e finanze), presentano i provvedimenti approvati. 

Giorgetti: stop cessione crediti per effetti politica scellerata

Lo stop alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura dei bonus edilizi "è una misura di impatto ma necessaria per bloccare gli effetti di una politica scellerata utilizzata anche in campagna eletorale e che ha prodotto un beneficio per alcuni cittadini ma ha posto in carico a ciascuno italiano un onere di 2000 euro a testa". Lo ha detto il ministro dell'economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso della conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri.

Giorgetti: da crediti imposta 2mila euro debiti a testa

"E' chiaramente una misura di impatto per bloccare gli effetti di una politica scellerata, utilizzata anche in campagna elettorale, che ha prodotto anche un beneficio per alcuni cittadini, ma che ha posto in carico a ciascun italiano dalla culla 2000 euro". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa dopo il Cdm in merito al ddl sui bonus edilizi.

Tajani: su crediti c'era stata lievitazione fuori controllo 

"Siamo intervenuti perchè c'era stata una lievitazione dei crediti...ahimé nel governo precedente era mancata una pianificazione e si è lasciato lievitare il numero dei crediti che era fuori controllo". Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani spiega nella conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri la decisione sul decreto per la cessione dei crediti del superbonus. 

Ma in Forza Italia c'è imbarazzo perchè non tutti hanno la posizione di Tajani, anzi. "Bloccare preventivamente l'acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici, quand'anche ne abbiano, significa togliere una delle possibili vie d'uscita al problema dei crediti fermi". È la posizione di Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia, che puntualizza: "Ancora una volta, purtroppo, una notizia relativa ai crediti fiscali e in generale sul Superbonus, una notizia grave e impattante, trapela in modo ufficiale, gettando subito nel panico, per non dire nel baratro la filiera edile. Il tutto per altro quanto Eurostat ha chiarito che i crediti, sia pagabili sia non pagabili, costituiscono deficit e non debito pubblico". 

Conte: colpo letale del governo a settore edilizia

"Da quello che apprendiamo il Governo in questi minuti sta approvando in Consiglio dei Ministri un decreto legge che cancella lo sconto in fattura e la cessione dei crediti d'imposta legati al Superbonus e agli altri bonus edilizi. Non è tanto l'affossamento di una misura ideata dal M5S a preoccuparci, ma il colpo letale al settore dell'edilizia, che negli ultimi due anni ha dato un contributo fondamentale alla crescita record del Pil. Qui si gioca sulla pelle di lavoratori e famiglie e si mette a repentaglio il futuro di almeno 25 mila aziende dell'edilizia, 130 mila posti di lavoro". Così il leader M5s Giuseppe Conte in un post. 

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