Turpiloquio al Maxxi, Sgarbi: "Io sessista? Grillo ha un figlio violentatore”

Attacco durissimo al fondatore dei 5 Stelle: “Ha un figlio che ha violentato una ragazza, (il sessismo) riguarda il partito dei 5 Stelle e del vaffanculo”

di redazione politica
Vittorio Sgarbi
Politica

Turpiloquio al Maxxi, Sgarbi: "Io ero lì come attore, non come sottosegretario"

 

Vittorio Sgarbi intervistato da La Ragione dopo le polemiche seguite alla sua partecipazione all’evento inaugurale del museo Maxxi di Roma va giù durissimo con il figlio di Beppe Grillo. Non risparmia nemmeno Calenda e Bonelli dei Verdi e lancia una frecciata anche all’amico Morgan. 

“E’ un paradosso che dopo dieci giorni venga fuori una polemica di cui nessuno si era accorto. Ci sono stati applausi, autografi, selfie…era uno spettacolo chiesto da (Alessandro) Giuli a Morgan che mi ha fatto delle domande, che sono sue non mie. Il problema è di Morgan, non mio. Io ero lì come attore, non ero lì come sottosegretario quindi sono d'accordo con Sangiuliano ma il contesto è quello di chi sta recitando qualcosa. Era uno spettacolo, il sessismo non c'entra niente. Non erano delle cose dette ufficialmente. 

Il sessismo lo puoi applicare a dei comportamenti violenti di un marito contro la moglie, non lo puoi applicare alla creatività e all'arte. Grillo ha un figlio che ha violentato una ragazza, mi pare che il problema riguardi i 5 Stelle e il partito del vaffanculo. Si vergognino Bonelli e Calenda per la pornografia della loro attività politica. L'attività politica di Calenda è pornografica e quella di Bonelli è la violenza contro il paesaggio, delle pale eoliche, quindi mi preoccuperei di quello che fanno loro non di quello che accade su di un palcoscenico di un teatro.

Il sessismo è un comportamento dispari tra uomo e donna. Ritengo che le donne siano più grandi degli uomini Quindi cosa devo dirle? Non esiste il problema. Qui era un gioco, un divertimento altrimenti la canzone di Battisti “10 ragazze per me” andrebbe censurata”.

MORGAN: "IO E SGARBI VOLGARI E SESSISTI? NO, SERATA DI ALTISSIMO VALORE CULTURALE"

"Volgari e sessisti?". Al contrario: "è stata una serata di altissimo valore culturale". Marco Castoldi, in arte MORGAN, affida al magazine Mow le sue considerazioni sulla bufera mediatica che si è scatenata in merito alle dichiarazioni sue e del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi nel corso della serata al Museo Maxxi di Roma in cui erano ospiti qualche giorno fa. Alla domanda implicita se lui e il sottosegretario Sgarbi dovrebbero scusarsi per il proprio comportamento, MORGAN risponde così: "Ho suonato brani di Bruno Martino, Tony Renis e parlato di Leopardi", e anche Sgarbi "ha ricordato in modo affettuoso la sua vita passata", allora "bandiamo Don Giovanni e Casanova come figure dalla storia?".

E sul ministro Sangiuliano e il direttore del Maxxi Alessandro Giuli che hanno preso le distanze, afferma: "Si sta facendo influenzare da una visione distorta e manipolante, mentre Giuli si sta defilando per timore di perdere il posto''. MORGAN dichiara dunque un contrattacco, dopo quasi una settimana di polemiche sull'incontro fra lui e il sottosegretario alla Cultura, che era anche l'evento d'apertura della stagione estiva del celebre museo di arte contemporanea di Roma. Sulle pagine del magazine lifestyle del gruppo AM Network, MORGAN spiega perché è stato soltanto "uno spettacolo ironico", citando Roberto Benigni e Carmelo Bene. E pone l'accento sulla singolarità delle polemiche a scoppio ritardato: "La lettera contro Sgarbi chi l'ha scritta, qualcuno da destra?", chiosa. 


 

Sabrina Colle, la fidanzata di Vittorio Sgarbi lo difende: "È un eroe solitario vittima dei conformisti"

Sabrina Colle, fidanzata di Vittorio Sgarbi, lo difende in un intervento pubblicato su dopo l’intervento al museo Maxxi che ha generato molte polemiche. Colle scrive per rispondere a un articolo di Luca Beatrice, che ieri aveva criticato il sottosegretario ai Beni Culturali. Per Colle Sgarbi è un «eroe solitario e vittima solitaria di tutti i conformisti e i puritani che vorrebbero bandirlo». Poi ricorda: «Dieci giorni fa eravamo tutti al Maxxi, il regno dell’arte contemporanea, a festeggiare l’inizio dell’estate, con tanti giovani che hanno ascoltato una conversazione intelligente su Carlo Michelstaedter e Giacomo Leopardi. E l’hanno apprezzata almeno quanto i muri storti del Maxxi, “imperfetti” per appenderci dei quadri, ma perfettissimi per ogni conversazione non scontata, non imbalsamata, giocosa,irriverente, divertente, libera dalle protesi ortopediche del politicamente corretto. Insomma “storta” e “imperfetta” come i muri del Maxxi. Sgarbi rappresenta, paradossalmente, sempre sé stesso: ironico e a tratti autolesionista». Infine: «L’arte è anche rottura e provocazione, uso libero del linguaggio nel tempo della riproducibilità dell’opera d’arte e Vittorio si è presentato come un’opera d’arte e si è commentato come altro da sé. Dal ventre alla parola e la parola questa volta è stata veramente penetrante».

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