Zangrillo: "Sì al lavoro agile nella Pa, ma valuteremo bene i risultati"
L'intervento del neo ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ai microfoni di Mattino 24 su Radio 24
Pa, Zangrillo: "Lo smart working è uno strumento che funziona ma serve l'accordo con i sindacati"
Pubblica amministrazione, smart working, contratti e digitalizzazione: il neo ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ai microfoni di Mattino 24 su Radio 24, stila la deadline dei prossimi passi dell'esecutivo in tema di lavoro e Pa. Partendo dal tema del lavoro da remoto, Zangrillo precisa: "Durante la pandemia il numero di lavoratori in smart working è passato da 500 mila a 5 milioni, è uno strumento che può funzionare e rinunciarvi significherebbe dire che la Pubblica Amministrazione è diversa" dalle altre realtà lavorative. Il ministro aggiunge di "voler capire con quali modalità possiamo usare questo strumento". "Ma se il sindacato rivendica lo smart working" come possibilità operativa, spiega, deve anche accettare che così "si passa da un logica di controllo a una di verifica dei risultati".
Pa, Zangrillo: "Impegno su contratti ma serve responsabilità sui risultati"
Altro tema cruciale per il goveno Meloni è il dialogo con le parti sociali. A breve "incontrerò i sindacati e mi prendo l'impegno a lavorare sui contratti" ma nella Pubblica Amministrazione "dobbiamo essere capaci di misurare il risultato: non penso che il sindacato sia contrario a premiare il merito", aggiungendo che "non devono esserci tabù: bisogna abituare la Pubblica Amministrazione ad avere responsabilità sui risultati", spiega Zangrillo. "Dobbiamo dimostrare di riuscire a valorizzare le persone: la pubblica amministrazione, come ogni amministrazione, deve puntare a valorizzare il proprio capitale umano" commenta Zangrillo precisando che al lavoro fatto dal predecessore Brunetta "ora dobbiamo aggiungere velocità".