"Zelensky? Marionetta di Washington. Da Berlusconi parole sacrosante"

Guerra Ucraina-Russia/ L'opinione controcorrente del filosofo Diego Fusaro. Intervista

Di Alberto Maggi
Politica

Ucraina, Meloni da Zelensky, attacco a Berlusconi. Tra Usa e Russia sale la tensione. Intervista a Diego Fusaro

Meloni ha detto a Kiev che "l'Italia non tentenna". Che cosa pensa della posizione della premier italiana?
"Penso che Giorgia Meloni stia sbagliando tutto e il suo governo, sia se mai è possibile, la continuazione del precedente in forma peggiorativa. L'Italia e l'Europa avrebbero dovuto tenere una posizione di neutralità perorando le ragioni della pace e del dialogo, e invece hanno aderito supinamente all'imperialismo di Washington che ci porterà come già sta accadendo nell'abisso".

Zelensky ha insultato Berlusconi, che cosa ne pensa?
"Zelensky continua a fare la parte del guitto, quella per cui è stato programmato. Egli è soltanto un attore Nato, una marionetta prodotta in vitro a Washington se non a Hollywood: non si sta battendo per le ragioni dell'Ucraina e del suo popolo, ma sta sacrificando l'Ucraina e il suo popolo sull'altare dell'imperialismo della NATO. Berlusconi come gli orologi fermi segna due volte al giorno l'ora giusta. Le cose che recentemente ha detto sul guitto Zelensky mi paiono sacrosante e difficilmente confutabili, mi stupisco solo che la sua sia una voce solitaria perché dovrebbero essere le parole di ogni vero patriota nonché di ogni vero sostenitore delle ragioni della pace".

La posizione di Berlusconi sull'Ucraina è condivisibilie?
"La posizione di Berlusconi sull'Ucraina mi pare del tutto condivisibile. L'Ucraina svolge semplicemente il ruolo di bastone agitato da Washington contro la Russia, come in tempi non sospetti aveva già evidenziato il compianto Giulietto Chiesa. Gli Stati Uniti cercano la guerra totale con la Russia ora e in futuro con la Cina. Dobbiamo sperare in una Cina e in una Russia forti e unite, sovrane e indipendenti, in grado di resistere allo sciagurato imperialismo di Washington e di far valere l'idea di un mondo multipolare sottratto al monopolarismo della civiltà del dollaro e della cancel culture".

Il mondo è sull'orlo della Terza Guerra Mondiale? E per colpa di chi?
"Il mondo è già dentro alla nuova guerra mondiale. A mio giudizio lo è fin dal 1989 quando gli Stati Uniti d'America vincitori della terza guerra mondiale che fu la guerra fredda dichiarano una guerra a ogni Stato non allineato con il Washington consensus. Ora però la guerra giunge al culmine perché la Russia e la Cina non sono la Libia o l'iraq, sono due potenze sovrane e non disposte a piegarsi a Washington e quindi sono pronte a resistere fino in fondo, come peraltro Putin ha chiarito ancora nel suo ultimo discorso alla Duma. La responsabilità di questa guerra mondiale è tutta di Washington e del suo imperialismo, della sua vocazione messianico-imperialistica spesa a ridurre il mondo intero a una semplice dependance di Washington".

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