Bari, Napoli, Fiorentina e Inter: la festa non è finita

La sfida tra Bari e Cagliari per la serie A, il terzo scudetto del Napoli e le attese europee per Fiorentina e Inter.

di Benedetta Gelormini
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PugliaItalia

Sarà una sfida tra volatili quella che deciderà l’approdo in serie A della terza squadra promossa dalla divisione cadetta. A scalpitare per la sofferta promozione - dopo i play-off - per aggiungersi a Frosinone e Genoa, sono le squadre dei due capoluoghi di Puglia e Sardegna.

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Toccherà ai ‘Galletti’ bianco-rossi del Bari o meglio de ‘la Bari’, assenti dalla massima divisione dal 2009, o ai fenicotteri rosso-blu del Cagliari che invece, dalla serie A manca da appena una stagione?

La festa si preannuncia altrettanto accesa e sarà da non perdere: ricca di emozioni e di bandiere al cielo: tra gli spalti, invece, tanti cuori che batteranno all’unisono per la propria squadra e i rispettivi campioni.

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Striscioni, bandiere, cori e tanto entusiasmo con un solo obiettivo: VINCERE. Questa è la mentalità con cui entreranno in campo le squadre l’8 giugno a Cagliari, allo stadio ‘Unipol Domus’ prima, e l’11 giugno al ‘San Nicola’ di Bari per lo scontro finale: centottanta minuti di fatica e sudore per guadagnarsi un posto tra le Big.

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Tutta l’Italia calcistica è in festa, in particolare per gli amanti di questa passione, che regala gioie ma molto spesso anche delusioni: come per la Roma, che non è riuscita a far sua l’Europa League, sovrastata dal Siviglia (che aveva già sconfitto la Juventus), e che ne ha centrate, invece, sette su sette. Fiato sospeso per i beniamini viola e i tifosi della Fiorentina, che il 7 giugno disputerà la finale di Conference League e per i nero-azzurri dell’Inter che se la vedranno - faccia a faccia, sabato 10 giugno - con gli stratosferici inglesi del Manchester City, guidati dallo spagnolo Pep Guardiola, per la finale di Champions League.

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Nel frattempo, a Napoli - dopo un mese di festeggiamenti - al fischio finale della 38esima giornata di serie A Tim, è arrivato lo scudetto (il terzo) per i ‘Campioni d’Italia’. In città, da settimane, giravano santini e statuette dei calciatori e del mister (in partenza) Luciano Spalletti, striscioni e coriandoli sotto il murale del grande Maradona: ‘Questo è anche per te ’ è la frase più ripetuta dai tanti tifosi-pellegrini che continuano a rendere omaggio all’opera che campeggia nei Quartieri Spagnoli.

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Dopo 33 anni, al ‘Diego Armando Maradona’ è tornato lo scudetto, la città lo celebra ricordando Massimo Troisi e Pino Daniele con un logo speciale “Napul 3”, e abbracciando il tecnico che ha realizzato il sogno e che se lo è tatuato sul braccio, rendendo inscindibile il legame con i napoletani riconoscenti. Con buona pace del presidente Aurelio De Laurentiis che col sorriso sornione già guarda al futuro dei campioni partenopei e all’amata città di Totò, Pulcinella, Eduardo e …

(benni.gelormini@gmail.com)

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Pubblicato sul tema: Calcio, fine stagione: addii e paradisi lontani

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