Consiglio Regionale Puglia, manca numero legale rinviato al 14/2
Seduta lampo, quella di fine gennaio del Consiglio Regionale Puglia, per mancanza del numero legale. Rinvio seduta al 14 febbraio.
Seduta lampo, quella di fine gennaio del Consiglio Regionale Puglia, per mancanza del numero legale con rinvio della seduta al 14 febbraio prossimo.
Immediata la nota dei gruppi consiliari di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e La Puglia Domani: “Oggi abbiamo avuto la prova che se il centrodestra in aula non garantisce, con la sua presenza, il numero legale il presidente Emiliano non ha più la maggioranza consiliare. In Consiglio regionale, ormai, esistono solo gruppi di potere e di interessi, non certo a favore dei pugliesi, che si agitano e si spostano da una parte all’altra per ottenere questa o quella poltrona o, peggio, altro…"
"L’ennesimo Consiglio regionale che si scioglie - continua la nota - per mancanza del numero legale, ribadiamo fatto venir meno dall’assenza di esponenti del centrosinistra, è una mancanza di rispetto non solo nei confronti dell’Istituzione, ma anche dei pugliesi, in modo particolare di quegli elettori che hanno scelto di votare per loro e che oggi si ritrovano con il peggior governo regionale possibile”.
La replica dal centrosinistra non si fa atendere, con altra nota dei consiglieri regionali di CON Giuseppe Tupputi, Stefano Lacatena, Gianfranco Lopane, Alessandro Delli Noci e Alessandro Leoci.
“Non vogliamo incendiare il dibattito ed è per questo che diamo ragione ai colleghi del centrodestra: garantiscono la loro presenza in Aula - esrdiscono - peccato, però, che sia l’unico contributo che danno all’attività regionale: non una proposta, non una visione e un’idea sulle questioni che più interessano ai cittadini. Per fortuna, abbiamo ricevuto dai pugliesi l’onere e l’onore di governare la Regione con il presidente Emiliano, la cui forza elettorale è indiscussa e indiscutibile, come lo è il sostegno e l’unità della nostra maggioranza che lavora con abnegazione e senso di responsabilità".
"Comprendiamo anche che le dichiarazioni dei colleghi - si legge ancora nella nota - rientrino nel gioco della dialettica politica, ma il centrodestra in Puglia “corre con l’affanno” e se dispensa lezioni di governo regionale (avendone ormai un lontano ricordo) ci viene in mente l’adagio: 'l’intervento è riuscito benissimo, ma il paziente è morto'.”
Anche dal gruppo di Azione arriva il commento in merito, con la dichiarazione dei Consiglieri regionali di Azione Fabiano Amati, Sergio Clemente e Ruggiero Mennea.
“Si dicono maggioranza ma non garantiscono il numero legale del Consiglio regionale nemmeno nei primi minuti del Consiglio e facendo peggio rispetto anche alle più ottimistiche previsioni. E su quale argomento? Ma che domande: su una mozione contro l’autonomia differenziata, loro cavallo di battaglia negli ultimi mesi, ma evidentemente solo per congressi, talk show e vernissage".
"Ringraziamo i colleghi presenti - sottolineano da Azione - sensibili all’argomento e favorevoli alla richiesta di esame della mozione: Barone, Capone, Casili, Ciliento, Di Gregorio, Galante, La Notte, Lopalco, Maurodinoia, Mazzarano, Paolicelli, Stellato e Tutolo.”
(gelormini@gmail.com)