"L'isola che non c'è" a Mosca col bassorilievo di San Nicola
Un bassorilievo con San Nicola verrà consegnato a Mosca, dopo quello di San Michele consegnato in Ucraina: entrambi dell'artista di latiano, Cosimo Giuliano.
La nemesi vuole che San Nicola - stavolta in formato bassorilievo - torni in Turchia e faccia scalo a Istanbul, prima di arrivare a Mosca con la missione di Pace organizzata dall'Isola che non c'è di Latiano (Br).
E' tutto pronto, infatti, per la missione “Tasselli di pace /2 - Mosca”, l’iniziativa promossa dalla Associazione culturale “L’Isola che non c’è” alla quale aderiscono su Whatsapp oltre 240 personalità del mondo accademico, della cultura, dello spettacolo, del giornalismo, ma anche ambasciatori, politici, alti prelati e rappresentanti delle più importanti aziende pubbliche e private del Paese.
La delegazione guidata dall’Arcivescovo di Taranto, mons. Filippo Santoro e composta dal giornalista e presidente onorario della Associazione, Franco Giuliano, e dal nefrologo Loreto Gesualdo partirà sabato 8 luglio in aereo da Bari (scalo a Istanbul) per Mosca dove nel pomeriggio del 10 sarà consegnato un bassorilievo in terracotta, dedicato a San Nicola, opera dello scultore pugliese Cosimo Giuliano.
L’opera sarà collocata nella Cattedrale cattolica di Mosca nel corso di una cerimonia presieduta dall’Arcivescovo Metropolita della Madre di Dio a Mosca, Mons. Paolo Pezzi, da Mons. Filippo Santoro, da un rappresentante della Chiesa Ortodossa, dall’ambasciatore d’Italia, Giorgio Starace e dai rappresentanti la delegazione de “L’Isola che non c’è”.
La cerimonia di lunedì nella capitale russa sarà accompagnata dalla preghiera in alcune chiese delle Diocesi pugliesi, secondo la proposta di don Salvatore Rubino, parroco della Chiesa Madre di Latiano, il centro del Brindisino dove è nata l’Associazione e dove opera l’artista Giuliano, autore anche dell’altro bassorilievo – raffigurante San Michele Arcangelo - che l’Associazione ha donato nella missione in Ucraina lo scorso 27 aprile.
“Questa è la seconda tappa per “L’Isola che non c’è” - spiega mons. Filippo Santoro - che porta in Russia un bassorilievo raffigurante San Nicola di Bari, mentre salva un gruppo di marinai in un mare agitato e mentre risuscita tre dei bambini messi in salamoia. San Nicola che ridona la vita ai bambini è anche il richiamo simbolico al risultato più notevole della missione del cardinale Zuppi in Russia, che ha aperto il canale umanitario per il ritorno dei bambini ucraini nella loro patria. L’Associazione promuove questa missione dall’8 al 12 luglio a Mosca e l’Arcivescovo Cattolico Metropolita di Mosca, Mons. Paolo Pezzi, si è detto ben lieto di accogliere questo bassorilievo nella sua Cattedrale dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria”.
“Non portiamo analisi - aggiunge l’arcivescovo Santoro - nè strategie, che in questo momento si moltiplicano, soprattutto dopo la marcia su Mosca e la retromarcia su Minsk. Desideriamo porre semplicemente un gesto, un’azione, una relazione umana là dove abbondano le analisi, le strategie, le battaglie per la comunicazione mentre il dolore e la sofferenza di questi due popoli cresce e l’incertezza avanza quando tutta la strategia è posta nella corsa agli armamenti”.
“Il nostro è semplicemente - aggiunge Franco Giuliano - un gesto, un rapporto, un dialogo a partire dall’arte e dalla bellezza e dalla fede. Ciò non toglie il valore della politica. Ma questa è sostenuta da gesti semplici pieni di significato”.
“Incontreremo certo - sottolinea Mons. Santoro - la diplomazia, il Nunzio Apostolico del Papa Mons. Giovanni D’Aniello e l’ Ambasciatore Italiano a Mosca, Giorgio Starace, che ci ha offerto tutto il supporto per ricevere e gestire il bassorilievo di San Nicola e poi staremo con la gente, condividendo le sofferenze e sostenendo tenacemente, come fa Papa Francesco, la fragile speranza”.
(gelormini@gmail.com)