'Passerella Mediterranea - Donne non Pupe' le spose di Carmela Comes
Sfilata d’incanto nel Chiostro del Carmine a Grottaglie, con le spose di Carmela Comes.
“Passerella Mediterranea - Donne non Pupe”. Ha i fiori in testa e un lungo strascico di pizzo che arriva a terra, la prima sposa di Carmela Comes, che sfila nell’incanto del Chiostro del Carmine a Grottaglie. Le colonne con la luce gialla che filtra ad illuminare affreschi policromi e la struttura aerea con l’edera che gira lentamente come a guardare le spose che sfilano.
Ci sono le pupe in ceramica candida di Marcello Fasano, grandi, immobili accanto alle donne vere che interpretano il sogno del giorno del matrimonio. È il giorno più importante nella vita di ogni donna, e la scelta dell’abito da sposa è un rito indimenticabile. Quelli di Carmela Comes, raccontano storie importanti di donne che affermano la propria personalità, il proprio coraggio, la voglia di realizzarsi e valere nel raggiungimento delle proprie aspirazioni.
Abiti pudichi quasi eccessivi, e abiti provocanti ed esaltanti il corpo. I tessuti sono pizzi, stoffe rilucenti di ricami che assorbono la luce e la riflettono rendendo la donna ancora più bella. Il gioco della unica manica, ampia, preziosa che asseconda i movimenti del corpo, quello del collettino infantile che rende delicato l’abito che esplode sul retro nella scollatura abissale sulla gonna ampia di taffeta’, i bustini strigati, le geometrie sul décolleté, che fanno intravedere il seno velato dal tessuto trasparente.
È una sposa importante, che diventa sofisticata quando i decori rendono impalpabile la gonna danzante. Tagli sottolineanti il corpo, immagini di donne diverse, ma tutte femminili e seducenti. Dieci musiciste suonano dirette da Sara Lacarbonara, e fuori dove ci sono tanti ospiti plaudenti, le luminarie di Salvatore Dipierro, con la regia di Gabriele Emiliano creano una atmosfera delicata e surreale.
Evento che rientra nei progetti di turismo e cultura della Regione Puglia, portando la partecipazione di sponsor prestigiosi, e che ha condotto giornalisti nazionali e wedding planner famosi a raggiungere la nostra regione per questo evento curato in tutti i particolari da un ufficio stampa nazionale.
Gli ospiti hanno visto le tessiture prestigiose della fondazione Le Costantine Casa Massella, la realizzazione altamente sociale di Made in Carcere, la vendemmia a Masseria Cuturi, e una pizzica coinvolgente in cui hanno ballato tutti gli ospiti a Masseria Montalbano.
A fine serata dopo il défilé, uno stare insieme nel quartiere delle ceramiche, con i divani bianchi e i panchetti deliziosi nell’illuminazione con tutti i salumi, i latticini, i panzerotti, le squisitezze pugliesi con vini eccezionali ormai noti a livello internazionale.
Un grande evento che ha per interprete la nuova donna volitiva e combattiva, una donna che ha scalato gradino dopo gradino la propria affermazione nel lavoro e nella vita, ma che resta interprete di un sogno il giorno del matrimonio.
Quando Carmela Comes, raggiunge l’ultima sposa con il vestito con la gonna dipinta e il velo serrato sul volto, riceve applausi infiniti che suggellano il successo di una stilista che porterà la sua collezione a Milano dall’Associazione Donne Fotografe per la mostra Trame di Donne - voci di donne tra impresa, cultura e solidarietà, che sarà organizzata nella seconda edizione di Milano Set Mediterraneo a gennaio 2024 e successivamente sarà inserita nel programma della Biennale di arte a Taranto, e che racconta la storia di un Sud pieno di tradizioni e cultura, voglia di vivere e sogni. Carmela Comes, li ha realizzati.