Ricatti informatici, l’FBI con Europol smantella la mafia web del Gruppo Hive
Oltre 100 milioni di dollari per ricatti alle vittime “hackerate”
Ricatti informatici, Fbi smantella il Gruppo Hive
L’FBI è finalmente riuscita a smantellare Hive, una delle più pericolose piattaforme di hackeraggio al mondo. Il lavoro sporco di Hive era quello di ricattare aziende, scuole, ospedali, istituzioni finanziarie e infrastrutture. Dal mondo dell’internet più profondo è riuscito a bloccare migliaia di sistemi chiedendo un riscatto per ridare le password di sblocco. Un ricatto vero e proprio denominato ransomware. Dal 2021 sono stati attaccati oltre 1.500 grandi siti in oltre 80 paesi vittime in 80 paesi. Il bottino ha superato i 100 milioni di dollari. L’operazione del Federal Bureau è stata tecnologicamente perfetta. Gli esperti dell’FBI sono riusciti ad entrare nella rete criminale e a prenderne il controllo. Hanno trovato le chiavi di decrittazione offrendole alle vittime sotto attacco. Oltre 300 password e più di 100 e le ha offerte alle vittime di tutto il mondo, evitando loro di dover pagare un riscatto di 130 milioni di dollari. Da quando si è infiltrato nella rete Hive, l'FBI ha fornito più di 300 password alle vittime di Hive sotto attacco e oltre 1.000 chiavi di decrittazione. Il totale dei nuovi ricatti stava superando i 130 milionididollari.
Ricatti informatici, Fbi ed Europa, insieme contro gli hackers
"Abbiamo violato gli hacker", ha detto il vice procuratore generale Lisa Monaco. L’FBI ha lavorato insieme alla polizia tedesca e a quella dei Paesi Bassi, con il sostegno di altri paesi europei, Italia e Spagna compresi. Il crimine informatico, una sfida per le autorità di tutto il mondo, molto smesso viene smantellato ma senza trovare i colpevoli in carne ed ossa. Per questo l’FBI ha promesso che "Continueremo le nostre indagini e perseguiremo gli attori dietro Hive fino a quando non saranno assicurati alla giustizia. Ci siamo nascosti e abbiamo osservato lo stile degli attacchi. Abbiamo scoperto le chiavi e le abbiamo consegnate alle vittime in modo che non dovessero pagare il riscatto. Infine abbiamo rimosso l'infrastruttura e tolto i server”. E’ sempre più evidente che il crimine informatico rappresenti una minaccia in continua evoluzione. Ma l’Fbi ha spiegato che continuerà a lavorare sia per prevenirlo che per sostenere le vittime sotto attacco. Prima della dichiarazione ufficiale dell’FBI sul sito di Hive nel dark web si è potuto leggere un avviso: “Questo sito nascosto è stato confiscato. Il Federal Bureau of Investigation ha sequestrato questo sito bloccando la sua attività di ransomware . Un’ azione condotta in coordinamento con l'ufficio del procuratore degli Stati Uniti per il distretto centrale della Florida, la sezione sui crimini informatici e la proprietà intellettuale del Dipartimento di giustizia, con l'assistenza sostanziale di Europol".