Elezioni Lazio: D'Amato, la musata. Bianchi: “L'accordo Pd-M5S è impossibile"

Luciano Nobili, candidato Italia Viva:”Il Terzo Polo mai con M5S, D'Amato ha fato un miracolo dopo Storace e Batman Fiorito”

Roma

Regionali Lazio, D'Amato candidato a perdere per il Pd ha tentato la mossa del cavallo aprendo all'alleanza col 5 Stelle ma ha preso una musata. “Nessun accordo - ha spiegato la candidata di Giuseppe Conte – andiamo avanti sulla nostra strada”.

E così i calend-renziani tirano un sospiro di sollievo: “Diciamo che è stato un incidente di percorso...". Luciano Nobili di Iv, candidato alle regionali del Lazio, spiega le tensioni generate ieri dalle parole di Alessio D'Amato che ha aperto ad un ticket con la candidata M5S, Donatella Bianchi.

Nobili: "La scelta è tra noi, Cinque Stelle e i populisti di Rocca"

"Noi siamo stati i primi a sostenere la candidatura di D'Amato, candidatura in grado di portare avanti una sfida riformista e un progetto concreto e che lascia alle spalle ambiguità con scelte chiare, innanzitutto quella sul termovalorizzatore. Mentre c'è una coincidenza tra Rocca e i 5 Stelle sul no al termovalorizzatore. Se vinciamo noi, si farà. La scelta è tra i populisti di Rocca e M5S e noi".

"D'Amato ha fato un miracolo dopo Storace e Batman Fiorito"

Quindi, prosegue Nobili, "Sei D'Amato, in modo del tutto legittimo visto che è candidato, ha voluto lanciare un messaggio a qualche elettore dei 5 Stelle che non vuole far vincere la destra nel Lazio, è un conto. Se invece qualcuno nel Pd ha qualche nostalgia, allora è bene ribadire che il Terzo Polo non starà mai con i 5 Stelle nel Lazio. Torniamo alle cose concrete, alle cose da fare. Al termovalorizzatore che va fatto insieme alla differenziata e alla sanità per fare in modo che il miracolo fatto da D'Amato sui vaccini possa estendersi alla sanità ordinaria dopo il commissariamento dovuto al buco generato da Storace e Batman, sponsor di Rocca".

Federparchi, 'Nessuna incompatibilità per Bianchi candidata"

Sulla candidatura alla Regione Lazio di Donatella Bianchi (attuale presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre) "dal punto di vista giuridico non c'è incompatibilità. Basta pensare che il presidente del Parco nazionale del Cilento è da tre anni consigliere regionale in Campania, e in quel caso si tratta anche della stessa regione. E anche dal punto di vista dell'impegno e del tempo, gli incarichi possono coesistere". Così all'Adnkronos il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri.

"C'è bisogno che sempre di più la politica si interessi dei parchi e delle aree protette - aggiunge Sammuri - A differenza di quello che avveniva fino a qualche anno fa, oggi i cittadini sono sempre più sensibili alla tutela dei nostri parchi nazionali mentre la politica lo è sempre meno, un interesse che andrebbe ravvivato. Tutti i governatori di ogni regione dovrebbero impegnarsi di più nella tutela e nella valorizzazione dei parchi che rappresentano un patrimonio nazionale che è di tutti, non è di destra né di sinistra e va tutelato esattamente come si tutelano Venezia e il Colosseo".

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