Elezioni Lazio: Donatella Bianchi 5 Stelle cavalca il no al Termovalorizzatore
La candidata del M5S alla presidenza del Lazio ha aperto ufficialmente la sua campagna elettorale. Tema centrale i rifiuti: no inceneritori, sì differenziata
“No all'inceneritore di Roma”. Il Movimento Cinque Stelle con Giuseppe Conte che presenta la candidatura a Presidente del Lazio di Donatella Bianchi è un tuffo nel passato. Quello che il sindaco Gualtieri chiama Termovalorizzatore e il Movimento Inceneritore, riporta alla crisi che fece cadere l'estate scorsa il Governo Draghi.
E da lì i Cinque Stelle ripartono per sfidare il Pd, il centrodestra di Meloni, Salvini e Berlusconi e il duo Italia Viva-Azione di Renzi e Calenda, tutti uniti dalla voglia di realizzare il megaforno che dovrebbe risolvere una volta per tutti l'emergenza decennale di Roma, aperta da Ignazio Marino e Nicola Zingaretti quando decisero di chiudere Malagrotta senza sapere dove portare i rifiuti della Capitale.
“Il mondo che noi vogliamo - racconta la Bianchi senza mascherare tensione ed emozione - è senza liste d'attesa negli ospedali; una Regione dove la differenziata sia al massimo; dove le donne possano avere la vera parità di genere e l'accesso al credito bancario per fare impresa”.
"Ripartiamento dalla differenziata"
E poi la monnezza: “Io ho solo argomenti concreti con un percorso che non convince nessuno, nemmeno i 20 sindaci che hanno chiesto di essere ascoltati dal sindaco di Roma. I rifiuti non devono essere opportunità di guadagno per aziende che possono speculare. Bisogna partire dal piano dei rifiuti e ripartire dalla differenziata integrata. L'incenerimento è l'ultima spiaggia. Un impianto operativo del 2026 realizzato da un commissario straordinario per il Giubileo che è per il 2025. questi mega impianti non possono essere fatti sulle spalle di cittadini. Nessun fanatismo, sediamoci al tavolo ma prima la riorganizzazione dei rifiuti”.