Metodo Gualtieri: in Consiglio atti last minute, manca sempre il numero legale

Ore contate per gli assessori Funari, Lucarelli e Zevi. Giovedì riunione di maggioranza con consiglieri in rivolta: “Prima di votare vogliamo gli atti”

Roma

Dai rumors sul rimpasto con tre assessori dalla poltrona allo strapuntino alla rivolta silenziosa: il sindaco Gualtieri tenta di sminare i mal di pancia della maggioranza che da martedì scorso fa mancare quasi sistematicamente i numero legale in prima convocazione, nonostante l'Assemblea capitolina sia stata convocata per 4 giorni consecutivi, vista l'urgenza di votare atti che scadrebbero il 31 marzo.

Fine Quaresima amara per il Consiglio comunali di Roma. Il post congresso del Pd e il “metodo Gualtieri” di spedire in aula le delibere senza che i consiglieri abbiano il tempo di “leggerle e capirle e valutarne la portata” rischia di incrinare ancora di più il difficile rapporto tra Giunta e Consiglio. Il caso più eclatante proprio questa settimana. Racconta un consigliere di maggioranza che tenta di fornire una chiave di lettura “maalox” di ciò che sta succedendo: “Nella capigruppo è stato deciso un calendario serrato perché è stata sollevata l'esigenza di votare entro fine mese la proroga delle linee guida dei contratti di servizio di Ama, Palaexpo, Equaroma, Zetema, Roma servizi per la mobilità ma la documentazione – come al solito – è arrivata all'ultimo momento e piò di qualcuno ha storto il naso. E così è mancato il numero legale più volte. Ma il vero nodo è che l'aula non si sente coinvolta in nessun modo e ci troviamo sempre a rincorrere gli atti”.

Il racconto di un consigliere dei maggioranza

E la confessione prende corpo dopo che una “capigruppo” convocata d'urgenza giovedì ha fatto tremare le porte. “Un confronto necessario col sindaco perché è impossibile che sui contratti di servizio ci si trovi ad alzare la mano senza che neanche gli assessori sappiano cosa c'è negli atti. L'aula ha dimostrato buona volontà ma è stato chiesto di vedere gli atti prima di votarli”.

Tre assessori pronti a traslocare: Funari, Lucarelli e Zevi

E poi c'è il nodo dei 3 assessori “a rischio”: Funari, Lucarelli e Zevi. “Penso che il sindaco si sia ormai convinto della necessità di un rimpasto, non solo perché dopo il congresso Pd gli equilibri nel partito sono cambiati ma perché è evidente che i 3 sono quelli che palesemente hanno fatto peggio. Da parte nostra non è stata avanzata nessuna richiesta ma se lo farà sarà piuttosto per sé visto che la macchina comunale non sta brillando”.

La protesta di De Santis, M5s e Rocca Fdi

E l'opposizione sorride. Antonio de Santis, Lista Civica Raggi: “stiamo vivendo una gestione dell'aula imbarazzante – commenta – e a pagare il prezzo di provvedimenti importanti discussi all'ultimo minuto sono sempre i romani”. E ai 5 Stelle fa eco Fratelli d'Italia con Federico Rocca che posta sui social una foto del settore della maggioranza deserta e scrive: “A. a. a. Cercasi maggioranza”.

La svolta e il cambio degli assessori, probabilmente arriverà dopo Pasqua.

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