Raggi candidata presidente in Regione Lazio contro il Pd: la base in pressing

La zampata contro Gualtieri riaccende l'entusiasmo della base romana del Movimento che lancia l'idea di candidare nel '23 l'ex sindaco. I numeri “ci sono”

Roma

Virginia Raggi, candidata presidente della Regione Lazio alle prossime elezioni del 2023. Il sussurro arriva dal Consiglio Comunale dove alcuni fedelissimi avrebbero raccolto un suggerimento della base: “Candidare Virginia per lanciare su Roma e il Lazio il guanto di sfida al Pd e magari tentare il colpaccio: rendere la vita difficile a FdI, Forza Italia e Lega”.

A sostenere il progetto sono i numeri reali, suffragati dai sondaggi. Alle ultime comunali, lex sindaco ri-candidata con le liste “ a supporto” ha ottenuto 211 mila voti, pari al 19,1%, circa 90 mila voti in meno di Roberto Gualtieri che, secondo, è andato al ballottaggio spinto dal 27%. Dunque, La Raggi ha il suo bacino di voti su Roma ed è proprio su Roma, dove vivono i quattro quinti della popolazione regionale che si decide il voto.

Raggi e Conte, dialogo sempre aperto

Dalla sua la Raggi ha anche un dialogo costante con il leader del Movimento, Giuseppe Conte col quale – secondo fonti certe – si sono sentiti prima delle tornata elettorale e avrebbero un appuntamento per “fasarsi” sulla strategia romana. A dare una mano al sogno dei Movimentisti romani, il nuovo sondaggio di Youtrend che segue quello di Termometropolitico e che indica sì una crescita di Fratelli d'Italia ma anche una nuova discesa di un punto del Pd e un punto in più per il Movimento. Il drenaggio di voti dai Dem ai Cinque Stelle è divenuto una tendenza e Roma e il Lazio potrebbero trasformarsi nel laboratorio del “sorpasso” auspicato da tutti gli iscritti.

Con la Lombardi per riunire il Movimento

E Roberta Lombardi? Secondo i bene informati, sono archiviate le vecchie ruggini che risalgono alla candidatura della Raggi a sindaco e, ormai in soffitta la stagione della stampella al Pd e a Zingaretti con la celebre “anatra zoppa”, la Lombardi potrebbe essere la candidata giusta per la vicepresidenza con l'aggiunta di un assessorato di peso in caso di eventuale vittoria. Insomma, una ritrovata unità dopo anni di veleni edulcorati, sotto il segno di Conte e dell'antagonismo al Pd, con la speranza che i “lombardiani” possa strappare qualche voto anche a destra.

E la Raggi? Silenzio assoluto, a parte il “ritorno alla politica attiva”, con l'uscita graffiante contro Gualtieri a un anno dall'insediamento. Quanto è però bastato per dare la carica alla base. Il cerchio sarebbe teoricamente quadrato.

La zampata contro Gualtieri: “Un anno di nulla per Roma”
 

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