Reddito cittadinanza: nel Lazio 120 mila a rischio. Appello delle associazioni

Acli, l’Arci, Cgil di Roma e Lazio, il Forum del Terzo Settore, Nonna Roma e Rete dei Numeri Pari scrivono a Gualtieri e Rocca

Roma

“Nel Lazio sono 120 mila le famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza, principalmente nella Capitale, almeno il 60% di loro non potranno beneficiare dal 1° gennaio 2024 dell’Assegno di Inclusione, perché nei loro nuclei non sono presenti né minori né persone con disabilità, e già dal mese di agosto per circa 15 mila famiglie non ci sarà più alcuna misura di sostegno al reddito”.

Lo scrivono le Acli di Roma e Lazio, l’Arci Roma, la Cgil di Roma e Lazio, il Forum del Terzo Settore Lazio, Nonna Roma e la Rete dei Numeri Pari in una lettera congiunta al Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca e al Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

 Richiesto incontri urgente per gli effetti prevedibili

"Le associazioni firmatarie, nel chiedere la convocazione di un incontro urgente, - continua la nota - si dicono “fortemente preoccupati per le pesanti ricadute economiche e sociali per decine di migliaia di famiglie e le ripercussioni negative sulle lavoratrici e sui lavoratori dei servizi sociali, dell’Inps e dei centri per l’impiego. A preoccupare è anche il rischio di un’acuirsi dell’emergenza abitativa, molti dei percettori grazie al sussidio, ora venuto meno, riuscivano a pagare il canone dell’affitto.

Ai due rappresentanti istituzionali le associazioni chiudono l’impegno di sollecitare il Governo per ottenere una proroga delle sospensioni e maggiori risorse per rafforzare i servizi sociali, necessarie “per evitare l’esplosione di una vera e propria bomba sociale e compensare gli effetti negativi del taglio del reddito di cittadinanza”.

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