Regione Lazio, esame Corte di Conti: debiti in calo, la Sanità sconta il Covid

Trucchi finanziari fanno scendere il debito monstre della Regione. Sanità: “L'intero sistema va ripensato; diagnosi e cure in ritardo, il nodo dei tempi di atte

Roma

La Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per il Lazio, ha approvato, con alcune riserve, ed emesso il giudizio di parifica sul rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2021. E le riserve riguardano in particolare la Sanità, con liste d0'attesa infinite e ancora ritardi per diagnosi e cure a causa della pandemia,

I magistrati contabili mantengo alto il livello di preoccupazione sul debito complessivo che però dà segni di milglioramento, grazie ad alcuni operazione finanziarie di ristrutturazione. Dunque, la gestione contabile ha inciso poco e nulla, mentre è stata la finanza ad operare sul mercato e a porre fine all'emorragia. Ma ciò che preoccupa tra le “riserve”, cioè i giudizi sospesi, è la Sanità per la quale il Procuratore generale, Pio Silvestri, “appare necessario alzare ancora il livello di efficienza della macchina amministrativa regionale e di quella delle aziende sanitarie chiamate ad un ripensamento dell'intero sistema sanitario messo vieppiù in crisi dall'emergenza pandemica. Nell'immediato ci si aspetta un nuovo cambio di passo per recuperare il gap di diagnosi e cure ritardate a causa della pandemia e per l'ulteriore riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche rafforzando la rete della sanità di prossimità territoriale".

Lentamente i conti 2021 migliorano rispetto al passato

Il giudizio complessivo è stato pronunciato dal presidente della sezione regionale di controllo per la Regione Lazio Roberto Benedetti. Lo schema di rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2021 presenta un risultato finanziario della gestione di competenza pari a 655.810.090,36 di euro, in miglioramento rispetto al risultato dell’esercizio precedente e rappresenta il saldo tra entrate di competenza accertate (20.815.120.212,35 euro), meno le spese di competenza impegnate (19.972.690.411,15 euro), cui va aggiunta la differenza tra fondo pluriennale vincolato in entrata (699.382.943,87 euro) e fondo pluriennale vincolato in uscita (886.002.654,71 euro).

Nell’ambito della verifica dei risultati della gestione 2021, rilevanza assume il risultato di amministrazione, che esprime in maniera sintetica l’intera gestione finanziaria dell'esercizio. In particolare, nel corso della requisitoria del procuratore regionale Pio Silvestri è emerso che "il progetto di rendiconto 2021 espone un risultato di amministrazione 'contabile' di 1.627.315.841,021 euro, in miglioramento rispetto al corrispondente saldo della precedente gestione, pari ad euro 1.014.399.629,64 di euro". Il risultato di amministrazione “effettivo” 2021 risulta pari a 8.316.339.017,14 euro, costituito dal saldo contabile di pari a 1.627.315.841,02 euro, integrato con il totale della parte accantonata, pari ad euro 9.106.366.325,47, e di quella vincolata, pari ad euro 837.288.532,69.

Promossa la ristrutturazione del debito

In merito al debito finanziario, anche nell’esercizio 2021 si riscontra una intensa attività di gestione attiva dello stesso, realizzata attraverso la ristrutturazione di preesistenti posizioni debitorie per conseguire una riduzione strutturale della spesa per interessi pari, nel 2021, a 617,711 milioni di euro. Si tratta di attività grazie alle quali la Regione è riuscita a cogliere le occasioni, offerte dal mercato monetario, per rifinanziare a costi più convenienti il proprio indebitamento, tuttavia ancora di dimensioni eccessive quanto allo stock di capitale residuo che, a fine esercizio, ha registrato il valore di 22.796.768.679,10 euro", spiega il referente Giuseppe Lucarini.

"Si osserva, in proposito, che nell’ultimo quinquennio lo stock di debito finanziario residuo è aumentato di circa 868 milioni di euro, passando da 21,928 miliardi di euro nel 2017 ai menzionati 22,796 miliardi di euro a fine 2021 in violazione del principio della tendenziale riduzione del debito, previsto dalla legislazione sia statale che regionale. Come evidenziato nelle due precedenti decisioni di parifica - aggiunge - l’eccessivo livello dell’indebitamento regionale ha origini risalenti nel tempo e, a più riprese, la Corte dei conti ha segnalato questa criticità, con particolare riferimento al debito finanziario della Regione Lazio".

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