Roma, 2 anni di Giunta Gualtieri: è ora di concretizzare. Ecco le pagelle
Il 21 ottobre il giro di boa dei due anni di Giunta: brillano Onorato e Patanè. Sufficienza piena per Scozzese, Catarci, Segnalini e Veloccia. Tutte le ombre
Mai rileggere i programmi elettorali a distanza di tempo: si rischia di avere la prova che a Roma ci provano tutti a cambiare ma in pochi ci riescono. Ragion per cui la valutazione dell'operato di Roberto Gualtieri sindaco, che il prossimo 21 ottobre festeggerà due anni al governo di Roma, le lasciamo ai cittadini. Per aiutare i romani a valutare chi li amministra, affaritaliani.it pubblica le classiche pagelle sintetiche sui singoli assessori.
Un po' di luce e tante ombre, nella speranza che si passi dalla fase progettuale alla fase della concretezza,. E' questa la sintesi che vede il sindaco arrivare alla sufficienza e sei assessori su 12 che non riescono a raggiungere il 6. In compenso abbondano i voti alti che danno una media matematica pari a 5,75. A pesare in negativo e ad abbassare la media Cultura e Scuola.
Gualtieri 6 meno meno (voto di fiducia e incoraggiamento)
Quale segno lascerà? Dopo due anni di progetti, di promesse e di gran lavoro i risultati ancora non ci sono. E' arrivato il momento della concretezza, come ripete ogni giorno ai suoi assessori ma anche del coraggio: se qualche elemento della sua squadra non dà i risultati attesi, farebbe bene a cambiare qualche pedina, anche per ricompattare una maggioranza che ha dimenticato chi è il sindaco. Deve fare attenzione alla comunicazione che non ha nelle corde: i video in cui declama le pulizie di 50 metri di strada fanno sorridere a fronte del resto della città ancora sporca. Se va bene porterà a casa il termovalorizzatore ma non sarà lui ad inaugurarlo. La valutazione si conclude con l'incipit: come passerò alla storia?
Silvia Scozzese, Vicesindaco e Assessore al Bilancio. Voto 6,5
Il bilancio è cosa sua e lo gestisce col pugno duro. Lo scorso anno la spesa corrente è andata in “rosso” di 3-400 milioni ma è è riuscita a governarla con abilità. Manca la figura del vicesindaco, anche per fare da ombrello a Gualtieri. Non solo tecnica, quindi, ma anche politica e qui è assente. Basta guardare i suoi social: su Instagram zero post.
Sabrina Alfonsi, Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti. Voto 5
E' uno degli assessorato che va bagno tutti i giorni solo perché tra le sue deleghe c'è quella dei rifiuti. Ha taciuto di fronte all'annuncio dell'anno scorso Puliremo tutto entro Natale”, ma anche i bambini sapevano che sarebbe stato impossibile. Energica, pochi risultati anche perché la materia è quasi un rebus. Resta il nodo della localizzazione degli impianti, all'origine dei malumori di alcuni consiglieri. Un tempo era a suo agio nel Pd della Ztl ma oggi lavora come un minatore ma i risultati non si vedono.
Andrea Catarci, Politiche del Personale, al Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio per la Città dei 15 minuti. Voto 6,5
Le politiche del p+Personale iniziano a dare i primi frutti. Assunte in un anno 1300 persone in attesa che da febbraio arriveranno i primi vigili. Il concorso prosegue con l'esame orale e se il Governo apre le maglie per il Giubileo, si potrà arrivare in un anno a 1000 vigili. Il lavoro c'è anche se invisibile alla città per via della materia complessa: con i sindacati si tratta, ma ad abbassare il voto ci pensa la città dei 15 minuti. Con i cantieri e i trasporti che fanno ridere, in 15 minuti al massimo si arriva alla fermata del bus. E' un progetto affascinante ma è un programma a lungo termine. Vediamo cosa faranno i presidenti di Municipio.
Barbara Funari, Politiche Sociali e alla Salute. Voto 5,5
Come tutti i “ragazzi di Sant'Egidio” è donna di cuore e ce lo mette tutto. Ma di politiche sociali si parla poco e si fa poco. Ha confuso il ruolo con l'assistenza. Ma in una città che impoverisce sempre di più doverebbe alzare la voce e tirare fuori la grinta. I dati sull'economia romana indicano una tendenza drammatica all'impoverimento. Urge politica.
Miguel Gotor, Cultura. Voto 4,5
Non pervenuto. Due mostre non fanno la differenza. E' ora che qualcuno glielo ricordi.
Monica Lucarelli, Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e Pari Opportunità. Voto 5
Cercasi sicurezza disperatamente. E cercasi Attività Produttive, magari con un vero progetto per le Occupazioni di suolo pubblico. E magari un piano concreto di governo delle commercio e delle aziende. In compenso è brillantissima sulle Pari Opportunità. Una fuoriclasse nell'arte declamatoria che affascina 810 follower su Instagram.
Alessandro Onorato Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda. Voto 7
E' la guest star della Giunta e se non sta attento rischia di fare ombra al sindaco. Mettere insieme i Grandi eventi che ha firmato è un lavoro e la sua efficienza è tale che rischia di spostare il baricentro della Giunta su musica e concerti. Comunica tutto e soprattutto sé stesso, a volte “bruciando” il sindaco con i suoi video live degni di una trasmissione Mediaset di prima serata,. Occhio che tra le deleghe c'è anche lo sport di base che non può ridursi ad un voucher per le famiglie in difficoltà.
Eugenio Patanè Mobilità. Voto 7 (premio al coraggio)
L'Atac gli toglie il sonno come è sempre accaduto a chi l'ha preceduto e, quando prova ad alzare la testa cercando di concretizzare progetti come il tram di via Nazionale, i finti poteri forti cercano di farlo cadere con le campagne di odio contro i binari. Dietro ci sono 4 commercianti che hanno come unico sogno strade libere dalle auto per metterci le loro. Se riuscirà a portare a casa la Fascia Verde che non diventi un inno all'ambiente ma un sistema reale, il voto di incoraggiamento si trasformerà in voto al lavoro. Un consiglio: il partito che può e deve sostenerlo è quello dei pendolari: è con loro che deve firmare un patto col sangue. Il resto è fuffa (cit.). Piccola annotazione: quando qualcosa non funziona è bene cambiare.
Claudia Pratelli, Scuola, Formazione e Lavoro. Voto 4,5
E una recordman. Ha speso i soldi delle supplenze in metà anno ed è innamorata della parte progettuale. Vorrebbe scuole aperte al sabato, orari lunghi ma farebbe bene a governare i 650 nuovi assunti che sono tutti sul piede di guerra. Progettare è bello ma bisogna anche gestire. L'asilo aperto sino alle 18 sarebbe bellissimo, ma... non basta metterci tanto impegno.
Ornella Segnalini, Lavori Pubblici e alle Infrastrutture. Voto 6
Una tecnica di valore che sta mandando avanti i progetti per il Giubileo. Certo, senza fare gare, ma dando tutto all'Anas si è aperta un ombrello che le consente di vivere tranquilla. Nota dolente: i cantieri hanno bloccato mezza città e l'altra mezza ci è finta dentro. Tutto per togliere un semaforo da piazza Pia.
Maurizio Veloccia, Urbanistica. Voto 6 (voto di incoraggiamento)
Vive e sopravvive grazie allo Stadio della Roma e sui toponimi che hanno un gran peso sociale ma poco incidono sullo sviluppo e sulla città che sarà. La prova del nove sarà il bando di progettazione dell'ex Fiera di Roma e le sue cubature a rischio speculazione. Assente sul progetto dei 15 minuti. Domanda: a parte i nuovi quartieri nell'anno che sarà, che Roma vorrebbe disegnare?
Andrea Tobia Zevi, Patrimonio e Politiche Abitative. Voto 5,5
Una schiarita nel porto delle nebbie del Patrimonio. Il regolamento c'è ma il sistema di gestione lineare e trasparente deve ancora arrivare. Ora è atteso alla prova della sostanza. Comunica molto e bene ma… la politica è una cosa il “fare” è un'altra e in mezzo c'è il mare. Ecco dovrebbe occuparsi un po' più di mare.
Il programma di Roberto Gualtieri con il quale ha vinto le elezioni
Come riassunto dal comunicato pubblicato sul sito di Roma Capitale le linee programmatiche tracciano tre grandi obiettivi per i prossimi cinque anni: "Far funzionare la città per far tornare i servizi pubblici e migliorare la qualità della vita dei cittadini, costruire le condizioni perché la Capitale torni a creare lavoro di buona qualità, a crescere e a trainare la ripresa di tutto il Paese, ricucire le fratture sociali e territoriali, contrastando le disuguaglianze, riavvicinando i quartieri a partire da quelli più periferici.
Questi obiettivi saranno perseguiti sulla base delle tre grandi linee strategiche presupposto del Next Generation Eu: la sostenibilità ambientale, l’innovazione e la digitalizzazione, l’inclusione e la coesione sociale, e con una particolare attenzione alle donne e ai giovani.
Particolare rilievo viene dato alla partecipazione dei cittadini: “...la Roma di domani: una città verde e sostenibile, più vivibile, che funziona, cresce, crea sviluppo e include, e che fa della partecipazione di tutte le cittadine e i cittadini il suo punto di forza“, ricordando le possibilità offerte dal PNRR, il Giubileo 2025 e la candidatura a Expo 2030".