Roma, 30 euro di stipendio: la busta paga choc di una maestra del Comune

Insegnanti ed educatrici del Comune di Roma umiliate con buste paga ridicole da 20 a 30 euro e Tfr mai pagati. E tutto per un ritardo tecnico

Roma

A Roma c'è chi ha trovato 30 euro nella busta paga di settembre e chi addirittura 20. Va bene essere precari negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia del Comune, ma ricevere uno stipendio burla solo per un errore di inserimento dati è troppo.

E invece è accaduto ad almeno una ventina di insegnati ed educatrici a tempo determinato mentre ad altre non è stato ancora pagato il trattamento di fine rapporto per il contratto concluso. Il pasticcio della scuole romane è emerso nel corso della Commissione consiliare Congiunta Scuola e Personale e i numeri della grande vergogna sono stati denunciati dal consigliere della Lista Civica Raggi, Antonio de Santis, che da ex assessore è riuscito a ricostruire il pasticcio amministrativo.

La ricostruzione del pasticcio

Antonio De Santis, Lista Civica Raggi
 

Secondo De Santis, "dal 2023 l'Inps ha interamente digitalizzato le procedure e il Comune, nonché i Municipi si sarebbero dovuto adeguare in tempo. La lentezza ha creato dei ritardi nell'inserimento delle presenze nel gestionale del Comune e si è creata una coda che non ha permesso di adeguare la retribuzione ai giorni di presenza”.

Il durissimo commento politico di De Santis

Conclude De Santis: “Una situazione vergognosa che si va a inserire in un contesto ancor più critico. Il settore scolastico vive infatti un momento buio, a causa di un'organizzazione che sta lasciando organici sguarniti e famiglie in difficoltà. Cos'altro deve accadere per smuovere dall'indifferenza i soggetti responsabili di questa situazione”?

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