Roma, colpo gobbo all'Ufficio condono: caccia alla banda delle merendine

I distributori di snack e bibite presi d’assalto da sconosciuti che si introducono di notte nei locali di via di Decima

Roma

Devono essere particolarmente gustosi gli snack in distribuzione nelle macchinette dell’Ufficio Condono di Roma Capitale se sempre più frequentemente vengono prese d’assalto da sconosciuti che si introducono di notte nei locali di via di Decima per fare bottino. L’ultima volta venerdì scorso, quando ignoti hanno ancora una volta distrutto le macchinette e portato via cornetti e snack.

All’inizio di aprile, dopo aver fatto razzia di biscotti, tramezzini sottovuoto e qualche spiccio, i “ladri di merendine” si erano accaniti incredibilmente anche contro il badge dei lavoratori diRisorse per Roma.

Caccia al ladro di merendine

Ovviamente è impossibile sapere se si siano introdotti anche nelle stanzedove sono in lavorazione centinaia di procedimenti con i relativi fascicoli a disposizione.Tutto questo accade mentre si moltiplicano le richieste della direzione dell’Ufficio Condono ailavoratori “di effettuare scrupolose verifiche finalizzate al recupero di N fascicoli al momentoirreperibili”, destinati altrimenti a essere dichiarati scomparsi con comunicazione all’Autoritàgiudiziaria. Mentre attendono di conoscere l’esito delle verifiche per quest’ultimo episodio, ai lavoratoriresta un’amara constatazione: nel new deal di questo ufficio entra chi vuole, utenti nonprenotati, ladri di merendine, ma anche tanti lavoratori precari e sottopagati delle varie società in subappalto (per non parlare poi del ricco patrimonio faunistico locale di cui si occupaspesso la cronaca).Uscirne è invece diventato impossibile. Nonostante le prescrizioni del nuovo Contratto diservizio e i richiami dell’ANAC all’applicazione delle direttive sulla rotazione del personale (massimo 5 anni per l’Ufficio Condono), il PTPCT di Roma Capitale e Risorse per Roma restano lettera morta e i lavoratori di fatto prigionieri.

Le richieste del personale

Per tacitare le proteste di chi chiede da anni di essere messo in condizione di lavorare in sicurezza e di non dover essere chiamato un giorno a rispondere delle innumerevoli falle del sistema di sicurezza - logistico, gestionale e amministrativo - di questo ufficio, Risorse non ha trovato di meglio che “abrogare il Regolamento sulla rotazione del personale” (OdS 2/2023)che addirittura riduceva a due gli anni di permanenza negli uffici cosiddetti “a rischio”.

Il giallo

Ma poiché ad oggi l’ANAC non è stata ancora abrogata, e speriamo neanche il buon senso,e prima che lo faccia qualcun altro, torniamo a chiedere: sicurezza per tutti i lavoratori e per i cittadini che attendono da anni di poter ritirare il loro titolo edilizio e fanno affidamento sul funzionamento efficace, efficiente e imparziale di questo ufficio. Misure di garanzia (polizze assicurative, etc.) per tutti i lavoratori costretti a operare con ifascicoli di condono (e con il sempre più precario SICER on line). Rotazione immediata per i lavoratori e le lavoratrici che dopo aver lavorato per cinque anni all’Ufficio Condono chiedano di essere trasferiti a un altro settore (come previsto dal PT-PCT e dalla delibera ANAC).

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