Roma, giallo sul bando street food nel Municipio III: la maggioranza si spacca
La maggioranza si spacca sul bando per lo street food: i consiglieri del Pd chiedono al presidente del municipio il ritiro. "Requisiti poco chiari"
Un giallo nel municipio III. Una spaccatura nella maggioranza del Pd. Quattro consiglieri del Partito democratico, tra cui il presidente del parlamentino di piazza Sempione, chiedono alla giunta del Municipio Roma III, a trazione Pd, di ritirare il bando per la realizzazione di manifestazioni di street food che ha avuto una durata di soli cinque giorni.
In una nota i consiglieri municipali del Pd, Giancarlo Cesarei, Filippo Maria Laguzzi, Nicoletta Funghi e Federica Rampini, spiegano le motivazioni.
Il bando incriminato
"Il 26 settembre veniva pubblicato sul sito del Municipio Roma III, l'avviso pubblico sperimentale per la realizzazione di manifestazioni di street food, con preparazione e degustazione di cibi tradizionali, specialità gastronomiche tipiche della cucina locale, regionale, etnica nell'area parcheggio di via Conca d'Oro e via delle Valli dal 26 al 29 ottobre 2023. Avviso con il quale il Municipio Roma III intendeva acquisire offerte progettuali per lo svolgimento del suddetto evento, nell'area indicata"."Un'ottima iniziativa - proseguono i quattro consiglieri del Pd -, che riprende le linee sullo street food dei dem capitolini Andrea Alemanni, presidente della commissione Commercio e Mariano Angelucci, presidente della commissione Turismo. La cosa che dispiace, però, è che tutti conoscono perfettamente i tempi necessari per l'organizzazione e per presentare la documentazione richiesta: la rappresentazione grafica dell'area, informativa trattamento dati personali, dichiarazione antimafia, dichiarazione sostitutiva regolarità contributiva, tabella per la valutazione dei rischi relativi a manifestazioni pubbliche, piano di emergenza, linee guida Prefettura Piano Emergenza manifestazioni pubbliche, incarico tecnico abilitato, nomina addetto sicurezza. Per cui non si comprende il motivo che ha visto una durata così breve (neanche cinque giorni) di pubblicazione dell'avviso sul sito".
I consiglieri
I consiglieri, Cesarei, Laguzzi, Funghi e Rampini, precisano infine: "Per garantire il massimo coinvolgimento e la massima partecipazione di tutti i soggetti interessati, in assenza di percorsi partecipati o di una coprogrammazione, l'avviso sarebbe dovuto rimanere almeno quindici giorni per far partecipare ogni soggetto interessato e non solo chi, per bravura e per capacità, fosse già in possesso di tutta la documentazione. La proroga che arriva questa mattina conferma le nostre perplessità, troppo poco tempo, con il primo avviso si sono violati anche i termini di legge per la durata minima della pubblicazione, il secondo lo allunga di quattro giorni confermando così le nostre preoccupazioni ma non dando comunque tempo sufficiente a coloro volessero partecipare. Sarebbe allarmante scoprire che alle 12 di oggi fosse pervenuta una sola busta. Per questo chiediamo il ritiro dell'avviso pubblico e la pubblicazione di uno nuovo con tempi che consentano a tutti i soggetti interessati di poter partecipare in maniera adeguata".