Roma, il regolamento del Commercio rinviato: l'assessore sbaglia la delibera

Per un errore formale, congelata la delibera che dovrebbe riordinare il commercio sulle aree pubbliche. Linda Meleo, M5s: “Tornerà l'invasione dei marciapiedi”

Roma

L'ultimo pasticcio dell'assessore al Commercio del Comune di Roma, Lucarelli, è un pasticcio doppio. Riscrive il vecchio regolamento del commercio su aree pubbliche e sbaglia la delibera da portare in Giunta e poi rivoluzione il settore “facendolo tornare indietro di anni”. Altro che addio ai suk sui marciapiedi, il caos è servito.

Andiamo per gradi. L'assessore Comunale Monica Lucarelli, già nella bufera per aver assunto in staff Camilla Marianera ora ai domiciliari per la presunta compravendita delle intercettazioni al Tribunale di Roma, martedì 21 si presenta in Giunta con la “Proposta di deliberazione n. 46/2022” per modificare la vecchia 108 del 2020 ma si accorge che nella delibera sono erroneamente inserite le osservazioni dei Municipi che invece dovevano essere bypassate. Così, per un vizio formale, la proposta Lucarelli viene messa in congelatore e rischia di slittare dopo il bilancio del Comune che dovrebbe essere approvato entro la fine del mese.

Linda Meleo: "Tornerà il Far West sui marciapiedi"

Ma poi a leggere l'atto ci pensa il Movimento Cinque Stelle con la consigliera Linda Meleo che sobbalza e spiega: "La proposta di delibera sul Regolamento del commercio su aree pubbliche firmata dall'assessora al Commercio e alla Legalità Lucarelli in un colpo solo sposta le lancette indietro di 5 anni per riportare il Far West sui marciapiedi della Capitale. Roma è l'unica capitale europea in cui, con enorme fatica, eravamo riusciti a rimettere ordine e a eliminare i suk dai marciapiedi, subendo peraltro minacce di ogni tipo. Con queste vergognose modifiche al Regolamento, in sintesi, si tolgono o si ampliano i limiti al numero dei posteggi; sparisce la famiglia anagrafica come ulteriore limitazione delle licenze; sparisce il tesserino identificativo con Qr code e si mette una carta di esercizio che è inutile; si legittimano gli abusi edilizi; 'ci si dimentica' delle licenze anomale; si rende impossibile il controllo di chi opera posticipando la comunicazione del sostituto che può essere chiunque; si toglie la sospensione dell'attività per reiterazione delle violazioni”.

I fiorai potranno vendere di tutto di più

Non solo, secondo la Meleo, “si dà il 15% di oggettistica ai fiorai, che così potranno vendere di tutto; si consentono 12 cambi turno al mese; si permette agli itineranti di usare qualunque mezzo conforme al codice della strada. Evidentemente la lobby delle bancarelle è più forte dell'ambizione a essere una città normale: l'assessorato 'al Commercio e alla Legalità' rimane così solo una chiacchiera su carta".

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