Ryder Cup e Roma prigioniera, la Uil: “Affare per pochi, un disagio per tutti”
Anche la Uil di Roma e del Lazio scende sul green di Marco Simone ma per denunciare la disorganizzazione e i disagi. E sui guadagni...
Follia Ryder Cup, la Uil di Roma e del Lazio con una nota della segreteria va giù durissima: “E' sicuramente un evento importante per la nostra città. Importante per la visibilità, per lo sport, per l’economia cittadina. Ma c’è un ma. Ogni evento necessita di una regia precisa e puntuale da parte delle amministrazioni coinvolte. In modo da valorizzare l’iniziativa senza penalizzare lavoratori e cittadini".
Ancora la nota: "Ovviamente non possiamo chiedere ai cittadini di rimanere in casa, come ha suggerito il sindaco di Guidonia”.
La nota congiunta della segreteria guidata da Alberto Civica prosegue ed entra nel merito dell'evento: “Roma in questi ultimi giorni è già prigioniera di se stessa per via dei lavori pre giubilari, la Ryder Cup va ad appesantire un traffico già insostenibile. Non solo quello privato ma anche il trasporto pubblico, costretto a costanti deviazioni e slalom tra cantieri e strade chiuse. Non si sarebbe potuto programmare prima una gestione differente e più snella? Che la manifestazione sportiva si sarebbe svolta nella nostra città è cosa nota dal 2015, ma al solito si attende l’emergenza per agire. Inoltre la ricchezza generata dall’evento non viene equamente ripartita tra i lavoratori, ne’ tanto meno tra i cittadini che lamentano soltanto un ulteriore disagio nella mobilità. E c’è anche da considerare la chiusura della metro B1, ufficialmente per manutenzione sulla tratta, ma che non escludiamo sia un pretesto per garantire la frequenza regolare dei treni tra Laurentina e Rebibbia. Così come sono stati appositamente stipulati accordi con i tassisti affinché prolunghino le corse fino a Guidonia come se fosse territorio di Roma o addirittura istallata una nuova cartellonistica stradale con corsie dedicate alle Ryder Cup".
Norme e contratti di lavoro chi vigila?
"Ben vengano le kermesse internazionali e anche l’inaugurazione del raddoppio della Tiburtina che finalmente vede la luce dopo 19 anni - prosegue il sindacato di via Cavour - ma chiediamo all’amministrazione comunale che possa vigilare sul rispetto dei contratti di lavoro, delle norme di sicurezza e che, anche per eventi futuri, si possano prevedere e gestire in tempo i disagi per la popolazione che non può continuare a essere costantemente penalizzata da ogni piccolo o grande evento che si svolge sul proprio territorio”.
Basta eventi spot, occorrono investimenti strutturali
Conclude la segreteria Uil: “Non possiamo non ribadire che servono investimenti infrastrutturali concreti, da programmare e realizzare in tempi rapidi per evitare di arrivare sempre in ritardo e migliorare la precaria qualità di vita dei cittadini di una Capitale che la stessa Banca d’Italia colloca in fondo alla classifica per indicatori di produttività e qualità del lavoro”.