Strage migranti, il vicario del Papa don Ambarus “scomunica” Piantedosi

L'attacco del vescovo ausiliare di Roma: “Quando a una tragedia simile, le autorità aggiungono parole insensate, seppelliscono anche la dignità istituzionale"

Roma

Il nome del ministro Matteo Piantedosi nel brevissimo post non compare mai. Ma la presa di posizione di monsignor Benoni Ambarus, vescovo ausiliare della Diocesi di Roma, sulla tragedia degli immigrati a Crotone vale quasi come una “scomunica”.

“Quando a una tragedia simile, le autorità aggiungono parole insensate, seppelliscono anche la dignità istituzionale”, afferma il vicario del Papa e a riportare le parole durissime è la Caritas di Roma che pubblica il post sulla pagina istituzionale di facebook.

"Certe parole insensate seppelliscono anche la dignità istituzionale"

Il vescovo utilizza termini con pochi precedenti definisce le parole utilizzate del ministro come “insensate” e manda un messaggio al Governo Meloni: “Seppelliscono anche la dignità istituzionale”. Mai prima d'ora la Diocesi di Roma, quella governata direttamente da Papa Francesco, aveva utilizzato termini così audaci con l'aggiunta che oltre ad essere il Vicario ausiliario del Papa per la Città eterna, monsignor Ambarus è anche “incaricato per la pastorale della carità”, nonché segretario della Commissione Episcopale per le migrazioni.

Il cardinale Zuppi, presidente Cei: "Non è con l'alzare muri che..."

E alle parole di Ambarus, si aggiungono anche quelle del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, riportate sull'avvenire: Non è “con l’alzare muri che si governa la questione dei migranti". Non è con il buonismo né con il pacifismo ma essendo «operatori», tanto meno puntando subito il dito verso il mondo dell’umanitario perché «questo vuol dire avvelenare le fonti». Il fenomeno delle migrazioni va governato, ma questo significa «fare delle scelte”.

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