Talpa al Tribunale di Roma, processo rinviato e Marianera resta in carcere
Trucco leggero, tshirt bianca, Camilla Marianera ha ascoltato in silenxio il piemme Guccione. Processo rinviato al 10 ottobre
Alle 10.10 in punto si è aperto il processo a Camilla Marianera e al suo fidanzato Jacopo De Vivo. L'aspirante avvocata si è presentata in aula, scortata dai carabinieri che l'hanno portata davanti ai giudici dell'ottava sezione penale direttamente dal carcere di Rebibbia, con poco trucco, una tshirt bianca e un paio di jeans.
Lo sguardo teso e i pugni stretti ed ha seguito ogni parola proferita durante i 51 minuti di udienza. Ad aprire le danze, come da rito, il presidente della sezione Roberta Bardelle che ha introdotto i teste, ascoltato il perito traduttore Anna Linella e dato il via alla requisitoria del Pm Giulia Guccione che ha esposto i fatti secondo la versione dell'accusa.
Il responsabile dell'Ufficio intercettazioni della Procura depone
Il testimone primo ad esser stato interrogato è stato il teste Marco Delli Colli, Luogotenente Carichi Speciali della Guardia di Finanza e responsabile dell'Ufficio intercettazioni della Procura di Roma, che ha spiegato le modalità con cui venivano gestiti i file di intercettazioni e i casellari di ogni posizione posta in indagine (pedinamenti, gps in auto, intercettazioni telefoniche e ambientali).Una ricostruzione per ricomporre il puzzle della procedura alternativa che avrebbe messo in piedi Camilla Marianera dietro pagamento di somme che variano dai 300 ai 500 euro. Delli Colli ha risposto anche alle domande del difensore di Marianera. L'aspirante avvocato (che da novembre aveva avuto un incarico in Campidoglio e seguiva l'assessore alla Sicurezza Monica Lucarelli) non ha mai battuto ciglio. Al termine dell'esame la Presidente Bardelle ha rinviato l'udienza al prossimo 10ottobre. Camilla, nel frattempo, resterà in carcere: è reclusa dal giorno di San Valentino.