Termini, tentato omicidio: la Polizia censura, ai romani solo “buone notizie”
Professionereporter.eu denuncia il silenzio durato 3 giorni sull'accoltellamento a Termini Violato il diritto all'informazione
Termini Far West, turista accoltellato a Termini e decine di operazioni di controllo della stazione ferroviaria più pericolosa d'Italia che nulla mutano. Finisce così che, l'ultimo tentato omicidio di un impiegato milanese, venga tenuto top secret per tre giorni o almeno sino a quando la Questura non individua e arresta i nordafricani ritenuti responsabili. E addio al diritto di cronaca e al dovere di informare i romani.
A denunciare la “censura per salvare l'immagine” della Questura di Roma è professionereporter.eu il sito di giornalisti che non si è mai arreso al principio della tutela della libertà di stampa e del diritto all'informazione dei cittadini. Questa la fedele ricostruzione di quanto accaduto: “Un uomo viene accoltellato alla Stazione Termini di Roma. E’ in pericolo di vita. Succede il 5 febbraio, domenica, alle 23,30. La città non ne sa nulla fino all’8 febbraio, mercoledì. In quel giorno tre persone vengono arrestate per il tentato omicidio. La polizia tace, la notizia è trovata da un bravo collega in Procura e poi diffusa dalla Questura. Questo è lo stato delle informazioni di nera a Roma. Fino ad alcuni anni fa i cronisti facevano “il giro di nera”, telefonate nei posti di polizia degli ospedali, nei commissariati, in Questura e in linea di massima tutto quello che accadeva veniva dato ai giornali, con i particolari. Man mano si è arrivati a situazioni come questa. Una gestione a tavolino delle notizie. Certo, i cronisti dovrebbero avere le loro fonti, ma è pure vero che i cittadini devono sapere cosa accade e quanto è sicura la città”.
Dopo il silenzio, gli arresti e la corsa all'encomio
Con le manette ai polsi dei presunti responsabili, spiega Professionereporter.eu: “Una volta avvenuti gli arresti, vengono comunicate anche una serie di dichiarazioni ufficiali e d’encomio nei confronti delle forze dell’ordine. “L’immediata identificazione dei presunti autori dell’accoltellamento in via Giolitti a Roma dimostra l’efficacia dei servizi di polizia che stiamo svolgendo nelle principali stazioni italiane e nelle aree limitrofe” - ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi - Grazie alla reiterazione delle attività di controllo del territorio le volanti della Polizia di Stato sono intervenute immediatamente, individuando i soggetti coinvolti tramite il sistema di videosorveglianza e la conoscenza diretta degli abituali frequentatori dei luoghi”. Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri è “in contatto con le strutture sanitarie ed è costantemente aggiornato sulle condizioni del quarantaseienne ferito gravemente alla stazione Termini”. Il Sindaco ha poi sentito il Prefetto Bruno Frattasi e a seguito della telefonata tra i due è stato deciso di organizzare una riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza”. Seguiranno una serie di servizi ad “Alto impatto” su piazzale dei Cinquecento e le zone limitrofe che mettono in evidenza la totale assenza di una soluzione. Già perché il vero nodi di “Termini da paura” è uno solo: li arrestano e poi riescono e se decidono di sgomberare il bivacco H24 non sanno dove metterli. Il giorno dopo tornano.