Termovalorizzatore Gualtieri: le mani di A2a su Roma: l'Acea nell'angolo

L'Ad di A2A Mazzoncini formalizza l'interesse per bruciare i rifiuti romani: “Il 50% del mercato nazionale è già in mano nostra, ci pensiamo”

RENATO MAZZONCINI CEO A2A
Roma

Non lo dite all'Acea controllata dal Comune di Roma, non lo dite alla Hera “dell'amico Bonaccini”, ma prima ancora che il Campidoglio rilasci l'atteso bando per costruire il Termovalorizzatore di Santa Palomba, arriva la formalizzazione della lombarda A2A, il gigante dell'energia e dei rifiuti già gestore di impianti di incenerimento dei rifiuti.

D'altronde il “mostro romano” iporizzato per bruciare 700 mila tonnellate l'anno di “monnezza”, molto di più di quanto serve a Roma, fa gola a tutti e a “formalizzare l'interesse della multutility che si definisce “Life Company” e operante nei settori di acqua, energia e rifiuti e che il prossimo 23 novembre svelerà il piano finanziario sino al 2030, è stato l'Ad Renato Mazzoncini.

Mazzoncini: "A Roma siamo interessati ma stiamo cercando di capire come sarà il piano rifiuti"

"Abbiamo il 50% del mercato dei termovalorizzatori in Italia - ha detto Mazzoncini - quindi siamo interessati a ogni progetto. In Sicilia abbiamo presentato una proposta a Catania insieme ad Acciaierie di Sicilia. A Roma siamo interessati ma stiamo cercando di capire come sarà il piano rifiuti, che dovrebbe prevedere un primo periodo di smaltimento fuori dal Lazio e poi la realizzazione dell'impianto. Studieremo il piano e valuteremo la partecipazione".

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