Tor Bella Monaca, nuovo blitz anti-narcos: 27 arresti e 1300 dosi di cocaina

La prima piazza di spaccio di Roma, fruttava 250mila euro al mese. Indagine dei carabinieri e della polizia di Stato coordinata dalla Dda

Tor Bella Monaca
Roma

Maxi operazione a Tor Bella Monaca, sono 27 gli arresti, di cui 24 in carcere e 3 ai domiciliari, eseguiti nell’ambito dell’operazione dei Carabinieri e della Polizia di Stato, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma con il procuratore capo Francesco Lo Voi e la procuratrice aggiunta Ilaria Calò.

Le accuse a vario titolo, vanno dall’associazione finalizzata al narcotraffico, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, ricettazione, detenzione e porto di armi da sparo, lesioni aggravate dal metodo mafioso e tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso per fatti avvenuti nel quartiere di Tor Bella Monaca.

In campo 300 uomini ed elicotteri

All'esecuzione hanno proceduto, da una parte, la Squadra Mobile di Roma, con il supporto di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, del Reparto Mobile e del Reparto volo della Polizia di Stato impiegando circa 300 operatori - e, dall'altra, con particolare riferimento al duplice tentato omicidio aggravato dell'8 settembre 2021, i carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati. Nel procedimento sono confluite le due diverse attività di indagine. Più in particolare, l'attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile di Roma, con il coordinamento della Dda, è partita dagli accertamenti avviati nel 2017 prendendo le mosse da diverse perquisizioni nel corso delle quali era stata rinvenuta documentazione relativa al traffico di sostanze stupefacenti nell'ordine di grandezza di un milione di euro e somme in contanti.

Via dell'Archeologia civico 38-40: qui la centrale di spaccio

Le indagini compiute nell'ambito del procedimento hanno consentito infatti di ricostruire, in termini di gravità indiziaria, l'esistenza di un sodalizio organizzato attivo in via dell'Archeologia, tra i civici 38 e 40 nell'area del comparto "R5" comunemente denominata "Le Palme" al cui vertice ci sarebbe stato Vincenzo Vallante con la collaborazione di Pietro Longo. Sono stati individuati inoltre soggetti gravemente indiziati di appartenere al gruppo criminale organizzato secondo una struttura piramidale con ripartizione di ruoli e compiti, inclusa ad un livello intermedio una rete di capi piazza, responsabili della gestione della piazza di spaccio con il compito precipuo di controllare l'operato dei pusher e di assicurare la necessaria assistenza ai sodali eventualmente tratti in arresto in flagranza di reato, quindi di pusher e vedette operanti in strada attrezzati ad eludere le attività investigative grazie all'utilizzo collaudato di un linguaggio cifrato e all'uso di telefoni intestati a terze persone. Dalle indagini sono emerse inoltre punizioni esemplari nei confronti di sodali infedeli o inadempienti.

Sequestrati 1300 involucri di cocaina

L'attività investigativa ha permesso di effettuare più di 30 arresti in flagranza di reato che hanno portato al sequestro complessivo di più di 1300 involucri di cocaina, nonché hashish, marijuana ed eroina. Nel corso dei numerosi interventi effettuati sulla piazza di spaccio sono state sequestrate anche delle armi da fuoco. Dalla contabilità sequestrata e dagli esiti delle attività tecniche è stato documentato che la piazza di spaccio delle ‘Palme’, attiva sull'arco delle 24 ore, generava, all'epoca delle indagini, introiti illeciti pari a 250.000,00 euro al mese.

Esecutori e mandanti della sparatoria contro i nordafricani

Le indagini svolte invece dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Frascati, sempre con il coordinamento della Dda di Roma, hanno consentito di ricostruire il fatto e di individuare i soggetti gravemente indiziati del duplice tentato omicidio avvenuto l'8 settembre del 2021, nel quartiere Tor Bella Monaca, all'altezza del civico 74 di via dell'Archeologia. Uno dei soggetti ritenuti dal gip gravemente indiziati è proprio lo stesso Vallante. Il grave episodio aveva visto, poco prima delle ore 14 di quel pomeriggio di settembre, l'esplosione di 7 colpi di arma da fuoco all'indirizzo di due giovani di origine nordafricana, ferendoli in maniera grave, e il successivo allontanamento a bordo di un' auto vettura facendo perdere e proprie tracce ed è stato ricostruito, in termini di gravità indiziaria, come una spedizione punitiva a danno delle due vittime protagoniste di un contrasto, la sera precedente, per motivi connessi allo spaccio.

 

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, all'epoca dei fatti impegnati nella ricerca del latitante Davide Pasquali detto "Pandoro", (32enne originario del quartiere di Tor Bella Monaca, rintracciato in Spagna nel novembre 2022 e sottrattosi alla cattura nell'ambito di un'operazione del 27 aprile 2021 che disarticolò un'intera piazza di spaccio con l'arresto di 50 soggetti), sono riusciti a ricostruire le intere fasi, iniziali ed esecutive del delitto, individuando inoltre la vettura utilizzata dagli autori del fatto. Le indagini hanno permesso non solo di individuare gli autori del delitto ma anche di comprenderne il movente, da ricondurre alla necessità di ridimensionare le ambizioni di ascesa criminale di alcuni sodali che volevano appropriarsi del controllo di una porzione di territorio, corrispondente con il civico 40 di via dell'Archeologia, su cui avviare autonoma attività di spaccio. Il reato contestato è il tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso.

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