De Laurentiis vs Spalletti: Santa Giorgia da Valona sgancerà i soldi e San Luciano da Certaldo sarà libero

Spalletti e De Laurentiis? Una tipica storia italiana. Ecco perché

Di Giuseppe Vatinno
Luciano Spalletti e Aurelio De Laurentiis (foto Lapresse)
Sport

De Laurentiis versus Spalletti: una tipica storia italiana

La vicenda tra Aurelio De Laurentiis e Luciano Spalletti è una Tipica Storia italiana (TSI). Riassumiamo brevemente i fatti per i lettori non pallonari in senso buono, cioè non amanti del calcio.

Spalletti lo scorso campionato ha vinto il terzo scudetto di calcio con il Napoli e poi ha rinunciato a continuare sebbene avesse ed abbia tutt’ora un contratto firmato con bolli e ceralacca e clausole punitive (frustate e pecunia) in caso di rescissione.

E così ADL ha chiamato Rudi Garcia per sistemare al meglio le cose e difendere il titolo.

Spalletti-Figc, la situazione

Luciano Spalletti resta la prima scelta per la Figc come nuovo ct dopo le dimissioni di Roberto Mancini. La Figc si è presa qualche giorno di tempo per avere dei pareri legali ancora più approfonditi rispetto alla clausola rescissoria dal Napoli di tre milioni. Venerdì verrà presa una decisione insieme al tecnico di Certaldo. Se salta Spalletti, ecco Antonio Conte. L’ex ct azzurro (dal 2014 al 2016) è stato già sentito e ha dato la sua disponibilità ma  con l’ex allenatore del Tottenham si dovrebbe trattare per trovare un accordo

Tra Presidente ed Allenatore c’era invero stato qualche screzio ma tutto era stato ricoperto di un buon dito di cenere nella prospettiva che poi le cose si aggiustassero. Ma come in una commedia greca, all’improvviso gli dei si sono voluti divertire, vuoi il gran caldo di questi giorni vuoi una naturale propensione a rompere gli zebedei all’umano genere e così hanno fatto dimettere Roberto Mancini, CT della nazionale pallonara maggiore, vincitore sì degli ultimi europei ma reduce da figuracce cosmiche come la mancata qualificazione agli ultimi mondiali della pedata. Il Robertino nazionale è in ambasce mistiche oppure –cosa più probabile- ha fiutato qualche vento d’oriente saudita e ha mollato tutto via mail, rigorosamente certificata.

Giunta la missiva alla Federcalcio, è piombata la disperazione nell’alto mondo della pelota con dirigenti e ministri in grande ambasce per le loro terga, anche per gli imminenti impegni della nazionale nella qualificazione dei nuovi Europei.

Ma due più due fa quattro e quindi la scelta –praticamente obbligata- è calata su Spalletti che se ne stava a zonzo in vacanza. Chi meglio di lui che aveva vinto lo scudetto in una città meravigliosa e disgraziata come Napoli?

Spalletti da simpatico attorone toscano ha finto meraviglia e incredulità, ha fatto occhioni come solo lui sa fare. Ma a questo punto la TSI (non TSO, anche se ci siamo vicini) è proseguita secondo i canoni della commedia dell’arte: De Laurentiis si è improvvisamente materializzato dal nulla con il suo barbone da Mangiafuoco collodiano ed ha tuonato il più classico: “questo matrimonio non s’ha da fare!”.

Apriti cielo. La TSI ha subito prodotto due fazioni armate che se le stanno dando di santa ragione sui media, specialmente sui social.

Invero ADL ha fatto ricorso alla Legge, dicendo che la Federcalcio deve finalmente divenire professionale e smetterla di violare le regole e non ha forse tutti i torti.

 

Dall’altro lato i “governativi” sono preoccupati che la Meloni, nazionalista e patriottica, spesso incorniciata di fiocchetti tricolore, richieda la loro crapa o peggio parti più delicate e fanno quadrato parlando solo con “San Luciano da Certaldo” e non si filano per nulla il produttore cinematografico romano.

I tifosi del Napoli, quelli tosti dei quartieri Spagnoli per intenderci, quelli che hanno riempito i vicoli di scudetti con il numero 3 e di immagini della “Mano Sinistra di Dio”, si sono schierati, una volta tanto, con il loro Presidente e attaccano Spalletti mentre gli altri attaccano De Laurentiis e difendono Spalletti.

Spalletti-De Laurentiis, Santa Giorgia da Valona sgancerà i soldi e San Luciano da Certaldo sarà libero

Si tutto aleggiano milioni di euro in numero di tre che gravano come un macigno perché nessuno vuole passare per fesso e rendere disponibile la vile pecunia.

Quindi siamo nel finale della TSI e mentre qualcuno rischia il TSO siamo sicuri che Santa Giorgia da Valona si muoverà a compassione e sgancerà la somma utile a pagare la libertà del toscano errante. Coi soldi nostri. Come al solito. Appunto.

Una classica TSI. Buone vacanze.

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