Diritti tv, Sky-Dazn tremano: 7 club (2 big) vanno in tackle. Retroscena
Diritti tv Serie A, offerta di Sky e Dazn a quota 900 milioni. Ma alcuni club (tra cui Milan e Juventus) pensano al canale della Lega Calcio
Diritti tv serie A, Dazn e Sky a quota 900. Ma 7 club di Serie A frenano
La partita per l'assegnazione dei diritti tv della Serie A si scalda. Con l'ipotesi del match in chiaro su Mediaset che sembra ormai essere evaporata, restano in campo i due player protagonisti di questo triennio (che andrà a chiudersi al termine della stagione): Dazn e Sky. La cifra per trasmettere le partite è salita attorno a quota 900 - poco sotto ai livelli attuali, che sono sui 940 mln - e viene vista da alcuni club come una sorta di garanzia a lungo e medio termine per il sostentamento del sistema.
Si resterebbe alla logica di 10 match ogni giornata trasmessi da Dazn (700 milioni) e 3 in co-esclusiva su Sky (200 mln) per i prossimi 5 anni (2024-2029).
Diritti tv serie A: Dazn-Sky o canale Lega calcio?
Ma la fumata bianca non è arrivata e regna ancora l'incertezza. Il motivo? Alcune società, viste le condizioni, valutano concretamente l'ipotesi di creare un canale autonomo da parte della Lega Serie A con l’eventuale supporto dei fondi d’investimento o di un partner finanziario (buste che verrebbero aperte solo dopo il “no” ai broadcaster). Non dimentichiamo che il fondo americano Oaktree (che nel 2021 ha concesso un finanziamento da 275 milioni di euro a Suning e alla famiglia Zhang, azionista di maggioranza dell'Inter) ha bussato alle porte della Confindustria del pallone su questo fronte e si vocifera di una proposta pluriennale (sino a 15 anni, minimo garantito ai club e raccolta pubblicitaria che resterebbe in mano alla Lega Serie A).
Ma è comunque presto per parlare di (eventuali) cifre: siamo ancora nel campo delle ipotesi che verrebbero percorse solo in un secondo momento, se saltasse l'idea di status quo con Dazn-Sky.
Diritti tv serie A, 7 club frenano Dazn-Sky. E il voto...
Il canale della Lega Serie A per trasmettere i match del campionato è un'ipotesi che solletica alcuni club. Le ultime indiscrezioni raccontano che le piste portano non solo alla Salernitana (patron Iervolino è stato chiaro: "Spingo per il canale di Lega, sarebbe un grande passo avanti verso la modernità. Dobbiamo coinvolgere le nuove generazioni"), Napoli e Fiorentina anche a Bologna, Juventus e Milan. Ricordiamo che per accettare l'offerta delle emittenti per i diritti TV 2024-2029 della Serie A occorrono almeno 14 voti a favore su 20. Dunque il no di 7 club bloccherebbe tutto.
Diritti tv serie A, Gerry Cardinale sul canale della Lega Calcio
Non basta. Su questo tema nelle ultime ore ha parlato proprio il proprietario del club rossonero Gerry Cardinale. Mister RedBird - da New York, dopo aver ricevuto il premio Niaf Da Vinci per la finanza (urlando "Forza Milan" davanti a Joe Biden e ricevendo un coro 'berlusconiano' dai ragazzi del Milan Club NY) - sulla partita legata ai diritti TV in Serie A aveva infatti sottolineato: "Ci sono due strade da percorrere. Si può continuare a lavorare con le società media tradizionali, come abbiamo fatto con successo fino a questo punto. Oppure si può creare la propria media company. E, sapete, con qualcuno come noi, Redbird, nella Seria A, questa seconda opzione è sicuramente da tenere in considerazione e dovrebbe esserlo".
"Non sono sicuro che questo venga necessariamente accolto con la stessa intensità, ma va bene così. È una cosa nuova, e finché non mi sarà data l'opportunità di valutare diverse opzioni… - le parole del numero uno del Milan, Gerry Cardinale - Il mondo sta diventando molto complicato. Il mondo dei media - continua Cardinale - dei media sportivi, sta diventando estremamente complicato. Ci sarà un forte consolidamento. I diritti stanno aumentando. Le aziende del settore dei media sono preoccupate da questo aspetto. E dovremo trovare modi diversi per massimizzare il valore dei nostri contenuti".
Diritti tv serie A, la partita del 23 ottobre
Dunque avanti con Sky e Dazn (senza Mediaset) fino al 2029 o canale della Lega Serie A? Le nuove offerte saranno valutate dall’assemblea della Confindustria del pallone il 23 ottobre.