Inchiesta Juve, chat di Chiellini: "L'accordo ufficiale è diverso, voi zitti"
L'ex capitano dei bianconeri ai suoi compagni di squadra: "Vado a firmare il patto con Agnelli ma per motivi di Borsa uscirà un comunicato differente"
Inchiesta Juve, i Whatsapp della squadra aggravano la situazione
L'inchiesta sulla Juve che riguarda presunte plusvalenze fittizie e bilanci gonfiati, si arricchisce di nuovi dettagli. Spuntano le intercettazioni ambientali e le chat di squadra su Whatsapp che metterebbero ancora più in difficoltà il club bianconero. "Fortuna che... alla luce delle recenti visite ci siamo fermati". Così diceva - e lo riporta Repubblica - Federico Cherubini (prima direttore tecnico al fianco di Paratici e poi direttore sportivo al suo posto) a Stefano Bertola, dirigente che in Juventus si occupa dei documenti contabili, riferendosi alle perquisizioni della guardia di Finanza che avevano acceso un faro sui maquillage di bilancio della società sportiva. Per il gip c’è anche un «oggettivo riscontro» nei bilanci della Juventus della decisione di non continuare a gonfiare i cartellini dei calciatori: la voce plusvalenze nei conti della società era salita da 126 a 166 milioni nel 2020, ed era poi precipitata a “soli” 29 nel 2021.
"La situazione è di meno 177 milioni di euro" informava il presidente Andrea Agnelli in una mail del 20 febbraio 2020, "saranno necessarie manovre correttive". Meno di un mese dopo, la pandemia offre lo “scudo” dietro cui attuare la prima delle due “manovre stipendi” — in cui compare anche la carta di Ronaldo — ideate per aggiustare i conti. Che non si tratti di azioni cristalline è evidente per gli investigatori, che trovano la prova del raggiro in una chat dei calciatori su Whatsapp. «Ragazzi state tranquilli, vado dal presidente e firmo una scrittura a garanzia» avrebbe rassicurato il 28 marzo 2020 Giorgio Chiellini, avvertendo i compagni che però sarebbe poi uscito un comunicato stampa «diverso» da quanto pattuito, per «questioni di Borsa». Invitandoli anche «a non parlarne» con i giornalisti.