Juventus, l'ex Dybala rischia un mese di squalifica per la "carta segreta"
Il centravanti della Roma è stato ascoltato dalla Guardia di Finanza: tutto ruota attorno all'accordo per ricevere 3 mln in nero. Se ha firmato verrà sanzionato
Inchiesta Juventus, il caso Dybala mette nei guai la Roma
L'inchiesta che ha travolto la Juventus e portato ad una maxi penalizzazione di 15 punti in classifica nell'attuale campionato di Serie A continua. Paulo Dybala, l'ex attaccante dei bianconeri, ora passato alla Roma, è stato interrogato dalla Guardia di Finanza nell'ambito della manovra stipendi. Lo scrive l'edizione romana di Repubblica che spiega come il calciatore sia stato ascoltato come persona informata sui fatti per un'ora e mezza: volevano capire da Dybala alcuni aspetti emersi durante l’inchiesta “Prisma” sui conti della Juventus. Il cuore delle domande rivolte al fuoriclasse della Roma, ieri accompagnato dai legali del club, riguardava il periodo alla Juve e più nello specifico ruotava intorno a 3 milioni di euro: una cifra che gli inquirenti vogliono capire se sia stata o meno pagata dai bianconeri al fantasista argentino e a quale titolo.
Tutto nascerebbe - prosegue Repubblica - da una richiesta di risarcimento avanzata dall’avvocato del ragazzo alla Juve a maggio, dopo la fine delle trattative per il rinnovo: Dybala sarebbe stato illuso di ottenerlo e chiedeva un indennizzo, alla fine dello scambio sarebbe arrivata – siamo a settembre 2022, quando Paulo era già a Roma da 2 mesi – una proposta di risarcimento per responsabilità precontrattuale da 3 milioni, che la Juventus ha inserito nel nuovo bilancio come fondo rischi. La Procura federale ha già aperto un fascicolo sulla manovra stipendi e Dybala rischia grosso. Perché l’articolo 31 del Codice di giustizia sportiva, vieta alle società di pattuire o corrispondere compensi in violazione delle norme federali, ma vieta anche ai calciatori di accordarsi per riceverne. Pena: una squalifica di durata non inferiore a un mese.