Lukaku stende il Frosinone. Roma, Mourinho si sfoga: "Se non avesse segnato.."
Roma, Mourinho: "Siamo stati squadra, tre mesi fa ero un amato, oggi..."
Lukaku e Pellegrini stendono il Frosinone, la Roma torna a vincere
La Roma torna alla vittoria in Serie A battendo 2-0 il Frosinone dell'ex Eusebio Di Francesco (gol di Lukaku e Pellegrini). Secondo successo in sette partite per i giallorossi che salgono a quota otto (a meno 10 da Milan-Inter e -6 dalla Juventus quarta e in zona Champions): "Nel primo tempo abbiamo concesso due occasioni agli avversari anche per una linea difensiva nuova - ha commentato Mourinho a fine partita -, però la compattezza difensiva è stata buona anche grazie al lavoro di Bove e Paredes. Stasera i ragazzi sono stati squadra, contro una formazione che è molto bene organizzata con giocatori di qualità che ha confermato le cose positive".
Mourinho: Lukaku ha fatto gol, se avesse smesso di segnare mi avrebbero dato la colpa anche di questo
Lukaku ancora in gol (3 in campionato in 5 presenze e 4 in stagione considerando anche l'Europa League): "Romelu continua a segnare, ovunque vada lui segna. Meno male, perché se avesse smesso di fare gol mi avrebbero dato la colpa anche di questo. Ma Lukaku è Lukaku per fortuna". Cosa le ha dato fastidio negli ultimi giorni? Lo Special One sottolinea: "L'ho già spiegato ieri, tre mesi fa ero l'amato, il voluto. Tre mesi dopo non è più così, perché abbiamo avuto un inizio di campionato devo dire orribile a livelli di risultati, ma anche multifattoriale. Mi ha infastidito. Io sapevo che i ragazzi avrebbero dimostrato che siamo squadra, che siamo uniti. Sono molto contento che loro abbiano vinto la partita perché non è facile dopo che perdi una partita come abbiamo perso l'ultima. Bisogna essere equilibrati emozionalmente, bisogna avere la struttura mentale per entrare in campo, ma devo anche dire che non abbiamo mai sentito venire meno l'appoggio dei nostri tifosi e li devo ringraziare."
Avete parlato di futuro con i Friedkin? "Voi continuate a parlare di futuro, ma io non devo parlare di futuro. Il mio futuro è il compromesso con la Roma firmato fino al 30 giugno e questo per me è serio. Non devo parlare con la proprietà, un allenatore deve rispettarlo e non fare nessun tipo di commenti. Sono contento anche per loro, ovviamente, perché vogliono vincere le partite ed erano dispiaciuti per il risultato di Genova. Io lavoro per loro, lavoro per i romanisti e per i giocatori. Quando facciamo bene sono contento."
Parlando dell'emergenza in difesa Mou dice: "Oggi ho visto la Juve: quando Bremer si è infortunato ed è entrato Rugani ho pensato: "Quanto sei fortunato, Max". Io questa fortuna non ce l'ho. Speriamo in un piccolo miracolo per le prossime partite ma non lo so. Il futuro? Fino al 30 giugno non ho nulla da pensare".