Messi "topo di fogna": chat choc al Barcellona. Arabia Saudita vuole Lionel dopo Ronaldo

Barcellona, insulti a Lionel Messi nella chat dei vecchi membri del cda: scandalo in Spagna

Lionel Messi (Lapresse)
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Barcellona, le chat degli ex vertici del club: "Messi topo di fogna"

Leo Messi e Gerard Piquè i più bersagliati, ma non solo. Fa rumore sulla stampa spagnola la pubblicazione delle chat Whatsapp fra i membri del vecchio Cda del Barcellona, dove piovono gli insulti nei confronti del fuoriclasse argentino. Roman Gomez Ponti, all'epoca a capo dei servizi legali del Barcellona, era furioso per la fuga di notizie sul contratto offerto a Messi. È il 31 gennaio 2021 e in un messaggio rivolto al presidente Bartomeu, Gomez Ponti definisce Messi "topo di fogna" e "nano". E nella chat, tra l'altro, viene rivelato un presunto messaggio della Pulce al presidente Laporta in cui gli dice durante la pandemia che può toccare lo stipendio di altri giocatori, ma non quello suo e dell'amico Luis Suárez: "E quando le cose vanno male (il riferimento alla pandemia, ndr) ti arriva il mitico WhatsApp: 'Presidente, abbassi gli stipendi degli altri, ma non tocchi Luis (Suarez, ndr) e me'".

L'ad Oscar Grau gli dà ragione e anche Bartomeu dice di essere "d'accordo su molte cose". In queste conversazioni si ipotizza anche che Joan Laporta, ancora in campagna elettorale, sia all'origine della fuga di notizie mentre Bartomeu ammette che "tante volte abbiamo ascoltato Leo, non sempre, ma tante volte, e questo contratto senza pandemia era del tutto accettabile". Ma anche Piquè viene preso di mira, soprattutto dopo l'umiliante 2-8 contro il Bayern Monaco, con Gomez Ponti che invita Bartomeu a farsi meno scrupoli, pure nei confronti di Sergio Busquets, consigliando di "licenziare quei giocatori che non hanno mercato e non possono essere ceduti (Busquets può essere un ottimo esempio) con un indennizzo minimo" per non essere stati di supporto al club. Per Gomez Ponti è necessario ridurre il monte ingaggi soprattutto "dopo l'atteggiamento impresentabile, spregevole edisgustoso di una rosa di viziati e milionari insensibili che si sono rifiutati di concordare con il club le misure minime per garantire la nostra sostenibilità economica".

 

Messi tentato dall'Al Hilal, pronta offerta da 300 mln l'anno

L'Arabia Saudita dopo l'arrivo di Cristiano Ronaldo all'Al Nassr, ha già in mente il prossimo obbiettivo. Il campione del mondo Leo Messi. L'obiettivo dello stato saudita è aprirsi al mondo, aumentare il turismo che entra nei suoi confini, e sta provando a farlo attraverso lo sport. La sua ultima scommessa, è il calcio. Per questo il suo obiettivo principale è ospitare i Mondiali del 2030 con una candidatura congiunta con Egitto e Grecia, ma prima ha bisogno di aumentare la visibilità del proprio campionato sul pianeta calcio e lo vuole fare attraverso due grandi star: Cristiano Ronaldo, già in Arabia con un contratto faraonico da 200 milioni l'anno, e Leo Messi , che tenteranno con un'offerta monstre. Secondo il Mundo Deportivo, infatti l'Al Hilal, il più grande rivale dell'Al Nassr, vuole Leo Messi e sarebbe disposto a fare un'offerta di ben 300 milioni di dollari l'anno. Una cifra difficile da rifiutare, anche se resta da vedere se l'argentino accetterebbe di trasferirsi in un Paese con costumi così diversi e un clima così complesso in termini di temperature. Nei paesi arabi, il campionato di calcio saudita è il più seguito e apprezzato per l'enorme competizione tra i suoi club e il suo livello, in particolare le principali squadre di Riyadh e Jeddah. Nella capitale c'è quella che è la principale rivalità del Paese: Al Halil e Al Nassr. “È considerato 'El Clásico' qui. Lo chiamiamo 'The Riyadh Derby'” , sottolinea una fonte a MD. Vogliono che Messi generi una rivalità seguita in tutto il mondo, ma soprattutto che alzi il livello del campionato e che gli occhi di tutto il pianeta guardino verso l'Arabia Saudita. Lo Stato saudita aiuterebbe Al-Halil con una grossa somma di denaro per poter ingaggiare l'attuale campione del mondo con l'Argentina per continuare a migliorare il proprio campionato con due stelle della statura dei due uomini che hanno dominato il calcio negli ultimi due decenni. Il rapporto di Messi con l'Arabia Saudita non è un segreto. Il capitano dell'Argentina campione del mondo 2022 è attualmente ambasciatore del turismo saudita. “Lionel Messi vuole che scateni il tuo cercatore di brividi interiore e scopri l'inimmaginabile. Che tu viaggi per scoprire cose nuove o cose vecchie”, si legge sul sito web di 'Visit Saudi', l'ufficio del turismo del Paese. Su questo sito sono elencati diversi luoghi che hanno abbagliato Lionel durante le sue visite.

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