Napoli, De Laurentiis: "Ora un altare benedetto al Maradona per i matrimoni"
Il presidente parla del futuro del calcio: "Perché non iniziare il campionato ad aprile e giocare d'estate?". E di mercato: "Comprerò un americano"
Napoli, De Laurentiis: "Basta giocare col freddo e con la neve"
Aurelio De Laurentiis parla di tutto dopo la conquista dello scudetto del suo Napoli. Dal futuro del calcio: "Campionato d'estate, iniziamo i tornei ad aprile", al calciomercato: "Tengo tutti i giocatori che hanno vinto e voglio in squadra anche un americano". Il primo problema per il presidente sono gli stadi: "Tranne qualche rara eccezione, - spiega a Repubblica - sono obsoleti, la partita si vede male, c’è la pista d'atletica, come a Napoli o a Roma. E poi, vogliamo portarvi le famiglie? Vogliamo far sì che allo stadio si possa rimanere tutta la giornata a divertirsi, a mangiare? Io allo stadio celebrerei i matrimoni e le prime comunioni. De Laurentiis dice che la Chiesa potrebbe arrabbiarsi, ma lui ha la soluzione in tasca: "Basterebbe montare un altare benedetto, noi lo abbiamo fatto in ritiro a Dimaro: quante volte è venuto il cardinale Sepe a officiare la messa e nessuno si è mai scandalizzato".
Poi De Laurentiis affronta il tema del calendario del campionato: "Perché - prosegue il presidente a Repubblica - giocare d’inverno con la neve, la pioggia, la grandine? Non potremmo cominciare in tutta Europa il primo aprile? Non è un pesce d'aprile, ma una necessità. In 7 mesi fino a ottobre si potrebbero disputare campionati nazionali e Coppe europee. Da novembre a marzo restano 5 mesi per far riposare i signori calciatori, andare in ritiro, giocare con le nazionali". Ma con le riforme, per il presidente del Napoli, c’è un problema: "Uefa e Fifa sono assenti per egocentrismo ed egoismo. Per loro esistono solo le votazioni per essere riconfermati, ma non si pongono questi problemi". Poi la bomba di mercato: "Tengo tutti i calciatori che hanno vinto e in più voglio comprare un americano".