Juventus, Elkann: Paratici "si è allargato". Le intercettazioni con Agnelli

Il caso Juventus, le intercettazioni tra Elkann e Agnelli: "Da parte della direzione sportiva... si sono allargati"

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L’intercettazione tra Agnelli ed Elkann risale al 6 settembre 2021

Anche una telefonata tra Andrea Agnelli e John Elkann agli atti dell’inchiesta della procura di Torino sulle plusvalenze della Juventus. L’a.d. di Exor (non indagato) parla proprio del bilancio “abbellito” grazie alla compravendita dei calciatori. E si preoccupa di quello che potrebbe dire l’allenatore dei bianconeri Massimiliano Allegri. A cui Elkann consiglia per interposta persona di non parlare delle politiche societarie. Intanto dopo la richiesta di rinvio a giudizio notificata dalla procura anche l’Uefa ha aperto un’inchiesta sul Fair Play finanziario. Tra i destinatari ci sono l’ex presidente, l’ex vice Pavel Nedved, Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene. L’ipotesi accusatoria non è cambiata né per gli indagati né per la Juventus. Ma - come si legge su Open - dalla rosa sono stati stralciati gli ex tre componenti del collegio sindacale che nei giorni scorsi sono stati sentiti dai magistrati torinesi. E per i quali si potrebbe andare verso l’archiviazione.

L’intercettazione tra Agnelli ed Elkann risale invece al 6 settembre 2021. A parlarne è il Corriere della Sera: la telefonata si trova agli atti dell’inchiesta. "Il tema qua – dice il presidente – e torniamo alla genesi, all’anamnesi della situazione: noi abbiamo sempre preso dei rischi e il consiglio è sempre stato informato che siano stati presi. E si sono sempre trovati dei correttivi strada facendo". Al che Elkann replica: "Sì, però come ricordi, tu avevi detto che alla fine c’è stato, da parte della direzione sportiva, (…) si sono allargati. Ci sono tutta un serie di operazioni che loro hanno fatto".

E Agnelli parla proprio del problema alla base dell’inchiesta: "Esatto, facendo eccessivo ricorso allo strumento delle plusvalenze: se ti crolla il mercato, ti crolla il mercato! Questo è un dato di fatto". I due parlano anche dell’allenatore Allegri. Secondo Elkann deve stare attento «a non dire che le politiche che sono state fatte in questi anni erano dissennate, si è speso un sacco di soldi per dei giocatori che non sanno. E poi quelle che erano le prerogative di mercato, erano prerogative dei mercati in quel momento. Adesso bisogna gestire le cose al meglio (…) tanto alla fine di quello che hanno fatto gli altri prima, chi se ne frega". E il cugino replica: "Sì, sì sono d’accordo, sono perfettamente d’accordo".

Il Sole 24 Ore invece ricorda che nella sua relazione Deloitte rilevava che la perdita di esercizio e il patrimonio risultavano sovrastimati di 61 e 9 milioni. Mentre nell’avviso di conclusione delle indagini si parlava di 155 milioni di plusvalenze e di risparmi per 22 milioni invece di 90. Per questo ci potrebbero essere debiti non riportati a bilancio per decine di milioni. Le scritture private con i calciatori, secondo i bianconeri, non vanno considerate come fonti di obbligazioni. Su questo si giocherà buona parte della partita legale.

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