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Premio Speciale Serao: Poste Italiane celebra 17 giornaliste

di Sofia Gabbanini

Farina (Poste Italiane): “Matilde Serao è stata un esempio di coraggio, intraprendenza e passione. Qualità che ritroviamo in tutte le giornaliste premiate”

Poste Italiane: consegnato a 17 giornaliste il Premio Speciale Matilde Serao, istituito per i 160 anni dell’azienda

Si è tenuta ieri nell’ufficio di Poste Italiane di Piazza San Silvestro a Roma la cerimonia di consegna del Premio Speciale Matilde Serao per il giornalismo: 17 professioniste, vincitrici delle passate edizioni, sono state celebrate da Poste Italiane con una versione Speciale del Premio, istituita in occasione dei 160 anni dell’azienda. La storia di questo riconoscimento parte da lontano. Ad ispirarlo, l’iconica figura di Matilde Serao, che arrivò giovanissima alle Regie Poste di Napoli, nella vecchia sede di Palazzo Gravina, il 1° settembre del 1874. Qui, per tre anni, fino al 1877, Serao fu telegrafista.

Solo dopo, in cerca di una svolta decisiva per la sua vita, si dedicò alla carriera di giornalista e scrittrice. Basandosi sull’ormai conclusa esperienza lavorativa, pubblicò nel 1886 ‘Telegrafi dello Stato Sezione femminile’, ritratto di questo ambiente cui le donne avevano avuto accesso soltanto da pochi anni. Nel 1892, insieme al marito Edoardo Scarfoglio, fondò il quotidiano ‘Il Mattino’. Matilde Serao fu una donna emancipata, colta e libera, nonché la prima direttrice di un giornale e sei volte candidata al Premio Nobel per la letteratura. Una figura emblematica che racchiude in sé tutti i valori che contraddistinguono Poste Italiane.

Abbiamo colto l’occasione dei nostri 160 anni per ricordare Matilde Serao", ha spiegato la Presidente di Poste Italiane Maria Bianca Farina. "Intellettuale di primo piano e personaggio dal forte valore simbolico per Poste Italiane perché la sua esperienza di lavoro alle Regie Poste di Napoli è l’esempio dello spirito inclusivo che l’azienda ha dimostrato fin dalla sua nascita, contribuendo in modo significativo al cammino di emancipazione economica e sociale delle donne sin dal periodo post-unitario”.

Giuseppe Lasco, Condirettore Generale di Poste Italiane, ha commentato: “La nostra azienda è stata la prima in Italia ad aprire le porte all’occupazione femminile, tanto da diventare con gli anni l’azienda 'rosa' per eccellenza. Più del 50% dei dipendenti è donna e moltissime di loro occupano posizioni apicali o manageriali. Il Premio Speciale e la sala intitolata a Matilde Serao sono l’omaggio dell’azienda a una donna intraprendente ed emancipata, coraggiosa nel suo lavoro e sempre in prima fila nell'affermazione dei diritti”.

Farina e Lasco nel corso della conferenza stampa hanno tenuto a ricordare che hanno origine qui, intrecciate alla storia e alla brillante carriera di questa donna ambiziosa, le fondamenta che costituiscono la robusta struttura al femminile che oggi regge Poste Italiane e rende l’azienda un modello di lavoro esemplare all’interno di una società che ne ha ancora estremo bisogno.

Ad essere premiate, tra l'emozione e l'orgoglio di aver ricevuto per la seconda volta, grazie alla sua veste Speciale, un Premio così illustre, le giornaliste Lucia Annunziata, Natalia Aspesi, Bianca Berlinguer, Giovanna Botteri, Rosaria Capacchione, Adriana Cerretelli, Titta Fiore, Lucia Goracci, Carmen Lasorella, Myrta Merlino, Tiziana Panella, Agnese Pini, Fiorenza Sarzanini, Barbara Stefanelli, Donatella Trotta, Sarah Varetto e Daniela Vergara.

Il commento ad affaritaliani.it di Maria Bianca Farina, Presidente Poste Italiane

 

Maria Bianca Farina, Presidente di Poste Italiane, ai microfoni di affaritaliani.it ha dichiarato: “Questa è stata l’occasione per ricordare una donna speciale quale è stata Matilde Serao: un esempio di forza, di coraggio, di intraprendenza e di passione. Qualità che ritroviamo in tutte le giornaliste che sono state premiate".

Farina ha sottolineato che l’evento ha rappresentato anche l’occasione per spiegare come Poste Italiane abbia reso la parità di genere parte integrante del suo DNA: “Abbiamo esposto i numeri e raccontato le nostre iniziative. Il percorso parte da lontanissimo, dalle Regie Poste, delle quali Matilde Serao è stata tra le prime donne dipendenti, arrivate nel 1863”.

Oggi le donne rappresentano la maggior parte dei 120mila dipendenti di Poste Italiane: sono, infatti, il 53% della forza lavoro. Numeri più alti rispetto a quelli di tante altre realtà nel nostro Paese, che includono manager e donne quadro. “Abbiamo raccontato donne coraggiose e importanti, che ce l’hanno fatta proprio perché possiedono queste doti e abbiamo celebrato giornaliste speciali. Infine, abbiamo ricordato una donna su tutte: Matilde Serao”, ha concluso Farina.

Le dichiarazioni ad affaritaliani.it di Giuseppe Lasco, Condirettore Generale Poste Italiane

 

Noi siamo e vogliamo continuare ad essere un punto di riferimento per la parità di genere, per l’evoluzione di questo concetto che ormai deve essere metabolizzato all’interno di ogni azienda, piccola, media o grande che sia”, ha commentato Giuseppe Lasco, Condirettore Generale di Poste Italiane.

Poste Italiane investe nella parità di genere e ha inserito questo segmento tra i pilastri strategici del suo piano industriale: “Puntiamo sulla meritocrazia, sui percorsi professionali di carriera in particolar modo rivolgendoci alle donne, in maniera organica e professionale”.

Non potrebbe essere diversamente, ha sottolineato Lasco. Infatti, il 57% delle donne dipendenti di Poste Italiane ricopre ruoli di rilievo: “Siamo la più grande azienda del paese, con 120mila dipendenti. I numeri sono una testimonianza significativa di quella che è l’attenzione del Gruppo verso il genere femminile. Nell’ultimo piano di assunzioni, il 47% delle nuove risorse sono donne under 35 con una formazione qualificata”.

L’aiuto nei confronti dello Stato da parte di un'azienda come Poste Italiane è concreto, ad esempio per quanto riguarda l’occupazione giovanile: “Per tutti questi aspetti possiamo essere di reale sostegno a quello che è il Sistema-Paese”, ha affermato Lasco.