Tino Vettorello, lo chef delle Olimpiadi... va a medaglia con Tino Jesolo

Chi è Tino Vettorello, lo chef sportivo: dalle Olimpiadi invernali ai Mondali di nuoto e scherma

di Redazione
Tino Vettorello, lo chef olimpico vince la medaglia con Tino Jesolo
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Tino Vettorello, lo chef della Mostra del Cinema di Venezia e il Tino Jesolo

C’è tutto l’amore di Tino Vettorello per il mare della costa veneziana in Tino Jesolo, ristorante dell’elegante ed esclusivo Michelangelo Residence e dell’annesso Yachting Club. Quello spicchio d’Adriatico che guarda le spiagge dorate di Jesolo Lido è lo stesso dove lo chef, diventato il simbolo gastronomico della Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, ha imparato a conoscere il profumo del mare trascorrendovi le estati che hanno reso indimenticabile la sua infanzia.

Oggi Vettorello al Tino Jesolo accompagna i suoi ospiti alla scoperta della cucina di mare della tradizione veneta senza compromessi, rimanendo fedele al rispetto per la materia prima e alla valorizzazione dei prodotti del territorio.

Tino Vettorello, il menù del suo Tino Jesolo

Non è un caso che a dominare il menu siano il pesce locale e le verdure degli orti del Cavallino, il parco turistico in cui famiglie di agricoltori coltivano tra la terra e il mare ortaggi dal sapore unico. Si parte da un’imponente offerta di crudi di pesce del Mediterraneo, tra cui si segnalano le ostriche Rosa dal vicino Delta del Po e la tipologia autoctona di Caorle. E ancora: piatti come il Pescato del giorno al forno, il Branzino al sale, il Baccalà dorato e il Gran fritto dell’Adriatico sempre accompagnati dalle verdure del territorio. Nella carta non manca l’anguilla servita con cipollotto e aglio nero per esaltarne i sapori, e melone per donarle la freschezza che si conviene alla stagione. Il clou del menu, però, è dedicato alla “Tradizione” nell’Arcobaleno di bolliti con seppia, piovra, latticini (le uova di seppia), canoce, moscardini, gambero, capesante, canestrelli locali, e il maestoso Gransoporo (il granciporro). Immancabile è il Baccalà mantecato, piatto simbolo della cucina veneta, mentre tra i primi spiccano lo Spaghetto all’astice o alla busera di scampi fino a quello freddo con il granchio blu tipico della zona.

Tino Vettorello, la location di Tino Jesolo

L’ambiente è elegante, moderno e ricercato com’è nel dna dello chef Vettorello abituato a ricevere le celebrità della Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia. A impreziosire la location c’è la terrazza sul mare per goderne la vista o cenare in intimità. «Il mio Tino Jesolo è di tutti, da coloro che attraccano con le loro imbarcazioni allo Yachting Club a chi trascorre le vacanze nella Riviera veneziana, una zona alla quale – afferma lo chef - mi piacerebbe dare un contributo alla crescita, magari cercando di allungare il tradizionale periodo della stagione. La carta proposta esprime il meglio che il mare e la terra riescono ogni giorno a offrirci, prodotti da valorizzare perché parlano di noi, della nostra tradizione e della nostra ricchezza agroalimentare».

Chi è Tino Vettorello, lo chef sportivo: dalle Olimpiadi invernali ai Mondali di nuoto e l'America's Cup

Trevigiano, muove giovanissimo i primi passi in cucina. Dal padre, imprenditore alimentare, eredita il rispetto per la materia prima e la valorizzazione del territorio. Lui ci mette la curiosità e la cultura veneta del lavoro che lo porta, a soli 22 anni, prima a prendere le redini di uno dei più importanti ristoranti di Treviso, poi a sperimentarsi come chef-patron. Il suo primo ristorante è stato Al traghetto, oggi denominato Tino-Traghetto Trattoria sulle rive del Piave. La sua cucina insieme alla sua spiccata vena imprenditoriale gli permettono di farsi conoscere e diventare punto di riferimento gastronomico di eventi prestigiosi che è capace di trasformare in momenti da ricordare. Da 14 anni è il responsabile delle aree ristorazione della Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, ma nel tempo ha dato il suo contributo, tra gli altri, al Festival del Cinema di Berlino e Cannes e cucinato ai Giochi Olimpici invernali a Vancouver e Sochi, ai Mondiali di Nuoto a Roma, a quelli di scherma a Catania, all’America’s Cup a Napoli e a Venezia, diventando ambasciatore nel mondo della cucina italiana e della tradizione veneta, ruolo riconosciutogli direttamente dal Governatore, Luca Zaia. Attualmente è lo chef dei ristoranti Tino Gourmet nell’hotel Villa Soligo a Farra di Soligo in Valdobbiadene, e Tino Jesolo all’interno del Resort Michelangelo Yachting Club. Ha portato la cultura della sua regione anche a Klagenfurt, in Austria, dove nel 2023 ha aperto l’Osteria Veneta.

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