Tim, Altavilla vince ma non convince.Spiraglio per il ripensamento di Gubitosi
La partita per la successione ad Amos Genish alla guida della compagnia telefonica teatro dello scontro fra il fondo Usa Elliott e i francesi di Vivendi
Per il vertice di Tim torna in pista Luigi Gubitosi. Nelle ultime ore sull’ex ad di Wind e ex direttore generale della Rai ha fatto parzialmente breccia il pressing degli azionisti di Telecom, poco convinti della scelta “obbligata ma pessima” (come abbiamo spiegatio ieri) dell’ex manager Fiat Alfredo Altavilla, ritenuto poco esperto di business regolati e a digiuno di telecomunicazioni. E quindi del tutto provvisorio.
Gubitosi, che il settore lo conosce bene, dopo settimane e settimane di corteggiamenti e fermi dinieghi, ha fatto infine sapere che se gli azionisti di Alitalia e il governo gli lasciano disco verde e gli consentono di abbandonare in un momento molto delicato per la compagnia di bandiera l’incarico di commissario, potrebbe infine accettare di prendere il posto di Amos Genish, dimessosi per le divisioni tra i soci.
Situazione fluida, dunque, a ridosso della riunione del comitato nomine, con Altavilla che resta in pole position (anche Sabelli, dopo Conti, ha rifiutato), ma con la possibile sorpresa Gubitosi che darebbe all’azienda più stabilità, competenza e prospettiva.
Commenti