Rocca sbrocca
Green pass e nuove vaccinazioni: la riforma Oms mina l'indipendenza Ue
La politica intervenga entro novembre o c'è a rischio la sovranità degli Stati e l'obbligo dell'agenda vaccinazioni con il pass sanitario mondiale
Secondo il prof. Tritto in audizione in Senato: “Già i rappresentanti del governo italiano all'OMS e cioè l'ambasciatore italiano presso l'OMS sono stati estremamente attivi a creare tutta l'agenda delle riunioni progressive per andare di pari passo fino al documento finale. Quindi, non si può dire che le istituzioni non sappiano quello che è successo all'OMS a Ginevra.”
Ma il punto è che tale riforma prevede “delle clausole di obbligo per i Paesi ad accettare l'agenda delle vaccinazioni qualunque essa sia prodotta dalla direzione dell'OMS e da implementare nei Paesi che hanno sottoscritto e non fanno obiezioni al trattato”.
Quindi la trasformazione del green pass sanitario in Europa in un pass sanitario mondiale che riguarda le vaccinazioni. “La Commissione europea ha già detto che è d'accordo con l'OMS” - riporta il prof. Tritto - “ancora una volta, senza chiedere una parere consultivo ai paesi membri né tanto meno al parlamento europeo ma i paesi devono approvare perché siamo nell'ambito della protezione dei diritti umani della carta fondamentale delle nazioni Unite e c'è un problema anche di un vulnus anche dal punto di vista delle procedure istituzionali internazionali”.
Questa approvazione prevederebbe che l'OMS pubblicherà dopo la fine di novembre la lista dei vaccini obbligatori per tutti, dai bambini agli anziani, e non ci si potrà muovere da un paese europeo all'altro senza aver ottemperato a questa agenda. “Dato che non abbiamo la lista dei vaccini dove ci saranno anche altri vaccini nuovi che non sono mai stati sperimentati realmente su larga scala sugli esseri umani con un rischio incredibile sulla mobilità delle popolazioni in Europa nell'area Schengen ma anche verso i paese i terzi che non approveranno questo documento”.