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Cambiamento climatico e turbolenze negli aerei, con il caldo si "balla" di più
Uno studio rileva che, per i viaggiatori “paurosi”, il futuro non sarà roseo, anzi
Cambiamento climatico, la turbolenza è un fenomeno di aria instabile
Ma cosa realmente è la turbolenza? E’ un movimento d'aria instabile provocato dai cambiamenti di velocità e direzione dei venti, come fronti caldi, freddi o tempeste. E’ abbastanza comune tra molti viaggiatori l’idea che la turbolenza sia più frequente in presenza di maltempo ma puo’ succedere anche quando il cielo è sgombro da nuvole e limpido. Sono movimenti d’aria invisibili, in qualche caso, anche ai radar. Nelle rotte in Atlantico, ad esempio, possono accadere. I piloti sfruttano i flussi d’aria forti ed intensi in quota per volare più velocemente con consumi di carburante minori. Ecco perchè volando ai Caraibi ad esempio o a New York il ritorno è sempre più rapido di oltre un’ora. Risparmio di tempo e carburante ma pure qualche rischio di scontrarsi con cambiamenti di vento in orizzontale e verticale che fanno “ballare” l’aereo e il cuore dei viaggiatori. Ma le alte temperature possono influenzare anche due momenti delicati del volo, atterraggio e decollo.
Cambiamento climatico, come risolvere il problema delle turbolenze
Con il caldo l’aria è meno densa e gli aerei impiegano più tempo a decollare, questo significa necessità di piste più lunghe, più carburante , più inquinamento. Come risolvere il problema? Al momento la soluzione non sembra essere a portata di mano. Ma se le turbolenze aumentassero gli aerei potrebbero utilizzare meno le correnti favorevoli, aumentando il tempo di viaggio, consumo di carburante e inquinamento. Insomma si ballerebbe meno ma si consumerebbe ed inquinerebbe di più. Un circolo, al momento, veramente vizioso.