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Carni cancerogene, Berrino (Istituto Tumori) ad Affaritaliani.it: "Finalmente è ufficiale"

Salumi, insaccati e carni rosse provocano il cancro. Ormai è ufficiale. L'allarme lanciato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità ci deve far riflettere su quello che mangiamo e come lo mangiamo. Affaritaliani.it ha intervistato Franco Berrino, medico Epidemiologo dell'Isituto nazionale dei Tumori che da oltre trent'anni indaga le connessioni esistenti tra l'alimentazione, lo stile di vita e la prevenzione dei tumori, per capire ancora di più i rischi e accettare consigli su come mangiare in modo corretto prevenendo l'insorgere di tumori. 

A questo punto è evidente la relazione tra l'uso di carni rosse e insaccati e l'insorgere del cancro.
"Gli studi su questo tema sono coerenti da tempo. La novità è l'ufficializzazione delle monografie che studiano il fenomeno da oltre 40 anni. Ora tutto è finalmente ufficiale. In realtà già nell'ottobre scorso era stato pubblicato il codice europeo contro il cancro dove c'è scritto esplicitamente di non mangiare carni conservate, salumi, carni in scatola e di limitare quelle rosse perché sono legate ai tumori dell'intestino. La prova del legame è molto forte". 

Ci spieghi il meccanismo.
"Le carni rosse contengono molto ferro. Il ferro della carne è molto ossidante e favorisce la sintesi di sostanze cancerogene di nitrosamine nell'intestino. Le carni conservate contengono già nitrosamine perché sono state trattate e dunque sono ancora più pericolose rispetto alle carni rosse fresche. Su questo tutti gli studi sono coerenti". 

Quel è il rischio concreto di mangiare troppa carne?
"Il rischio più forte è il tumori dell'intestino. In Italia ci sono già oltre 50mila casi l'anno. Chi mangia carni rosse quotidianamente ha un rischio quasi doppio rispetto a chi non ne mangia mai o molto raramente. Il rischio se si mangiano carni conservate è ancora più alto".

Quante volte alla settimana consiglia di consumare insaccati o carne rossa?
"Non abbiamo bisogno di mangiarle. Ma se piacciono, occorre consumarle massimo due volte alla settimana. Un consiglio è che nello stesso piatto ci siano molte verdure perché queste ultime sono ricche di sostanze antiossidanti e dunque contrastano l'effetto della carne su questo meccanismo di cancerogenesi. E magari dopo aver mangiato la carne, è buon uso farla seguire dalla frutta e da un caffè, molto ricco di antiossidanti".

Le carni bianche? Hanno lo stesso rischio?
"Non si vede nessun rischio se si mangiano carni bianche. Il pesce, invece, addirittura protegge dall'insorgere di tumori".

E' l'ora di tornare alla dieta Mediterranea?
"Certamente. Gli studi sono molto coerenti nell'affermare che con la dieta Mediterranea, quella di una volta e non quella spesso usata adesso, protegge dal tumore. La dieta deve cioè essere a base di cereali integrali, verdure, legumi, frutta, noci, nocciole, mandorle, pesce e qualche volta un alimento animale. In sintesi, cibo di provenienza vegetale non industrialmente raffinato. Questa è la ricetta anti-tumore".

Benedetta Sangirardi