Cronache

Covid, studio S.Raffaele conferma importanza educazione a igiene

 

Milano, 3 nov. (askanews) - Uno studio pubblicato dalla rivista scientifica indicizzata Acta Biomedical, basato sull'osservazione di 140 scuole della Lombardia aderenti al progetto di educazione e prevenzione Napisan "Igiene Insieme", ha fatto registrare un anno fa durante la seconda ondata della pandemia un'incidenza di contagi Covid in questi istituti inferiore del 14% rispetto alla media regionale. Lo evidenzia il coordinatore della ricerca Carlo Signorelli, Ordinario di Igiene e Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, nei giorni in cui la diffusione del virus torna ad accelerare nelle scuole."In questo momento - ha detto - stiamo vedendo nuove infezioni a scuola perché la popolazione scolastica, parliamo delle materne e delle primarie, è una popolazione che non rientra tra quelle vaccinate e quindi l'infezione continua a essere alimentata anche dall'ambiente scolastico. A maggior ragione bisogna prendere tutte le misure preventive necessarie perché questo rischio sia il più possibile basso senza dover tornare all'antipatica e dannosa Dad".Emerge dunque un'importanza sempre più stringente della prevenzione e dell'educazione, confermata da un'altra autrice della ricerca, la professoressa Anna Odone dell Università di Pavia. "L'insegnamento è che scegliere le scuole per fare educazione sanitaria, promozione della salute e prevenzione in un momento così critico è una scelta di responsabilità, ma anche una scelta di successo e i dati preliminari del progetto Igiene Insieme lo dimostrano".Per questo con l'anno scolastico in corso il progetto si allarga e differenzia i materiali tra le scuole d infanzia e le primarie, per essere più accessibile e inclusivo possibile. Ludovica Codecasa, responsabile Purpose Council e Relazioni esterne di Reckitt Italia, la multinazionale britannica di prodotti per la salute, l'igiene e la casa che promuove l'iniziativa: "Obiettivo per il 2022 è di andare a colpire 10.000 scuole su tutto il territorio nazionale e di introdurre nuovi contenuti che utilizzeranno, in particolar modo, la tecnica della comunicazione aumentativa-alternativa, per favorire quanta più inclusione e diversità possibile".Un modo per cercare di raggiungere anche i bambini che hanno difficoltà a usare i più comuni canali comunicativi, come il linguaggio verbale e la scrittura.






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