Cronache

Ecco City Tree, la nuova creatura di JTI

 

Bari, 12 giu. (askanews) - Dalla città industriale, spesso soffocata da smog e scarichi tossici, alla città-giardino che recupera purezza e sostenibilità. Va in questa direzione City Tree la nuova installazione allestita da JTI Italia e Save the Planet, inaugurata in Largo Sorrentino a Bari alla presenza dei dirigenti dei due brand e delle più alte autorità cittadine. La struttura, che presenta alla sua base delle sedute che fungono da panchina, è progettata per catturare gli agenti inquinanti e disinfettare l'atmosfera circostante per quasi 10mila persone ogni ora, contribuendo inoltre a raffreddare gli spazi limitrofi e a ridurre la cosiddetta "isola di calore".Abbiamo parlato con il Government Relation Manager di JTI Italia, Davide Calabresi: "Il concetto di sostenibilità può apparire scontato perché molto diffuso, ma per noi è il segno di un impegno concreto e tangibile verso la comunità, nella speranza di renderla sempre più inclusiva. La nostra parola d'ordine è sinergia, perché solo col gioco di squadra fra istituzioni, imprese e associazioni si può costruire il bene materiale delle nostre società".Lo stesso posizionamento del City Tree non è lasciato al caso: il luogo dell'insediamento è stato infatti studiato dai giovani ricercatori della società di progettazione Lombardini22 con un metodo data-driven innovativo basato sulle neuroscienze applicate allo spazio. Così descrive l'operazione Sustainable Cities condotta in partnership con JTI, Elena Stoppioni, presidente di Save the Planet:"Sono i giovani stessi che ci hanno fatto capire quale città vogliono vivere nel loro futuro; scienza, tecnologia e natura convivono armoniosamente in questa installazione che è una vera e propria simulazione di una foresta urbana, frutto di un software unico che permette di percepire il massimo benessere a un numero cospicuo di persone. Mi fa piacere definirla come una sorta di agopuntura urbana che ci permette di andare incontro al futuro e di gestire la velocità con cui si sta raggiungendo".Bari sale dunque sul podio di una progettualità che tocca varie municipalità, dopo Genova dove è stata finanziata la realizzazione di una "zona verde" in Piazza Piccapietra, e Pesaro che già ospita un murales ecologico contro intolleranze e discriminazioni.