Bologna, 10 giu. (askanews) - Possono colpire tutti gli organi del nostro corpo, gli occhi, le orecchie, gli organi interni e il cervello e quindi possono dare disabilità intellettiva, sordità e cecità. Si tratta di rare patologie genetiche causate da singole alterazioni di un piccolo frammento del DNA mitocondriale, distinto dal genoma che siamo abituati a conoscere.Daniela Zuccarello, genetista dell'Università di Padova: "Al momento non esiste una cura per queste condizioni che sono quindi definite rare e incurabili. Un possibile trattamento per ovviare la trasmissione delle malattie del DNA mitocondriale è quella di utilizzare delle tecniche di fecondazione assistita in cui non potendo curare la singola mutazione andiamo a sostituire i mitocondri che sono mutati con mitocondri provenienti da una donatrice anonima. Questo ci consente di ottenere un embrione di un individuo che nascerà senza la malattia genetica".Una tecnica che viene utilizzata in Inghilterra da oltre dieci anni. Mentre in Australia è stato approvato un progetto di legge per inserirla in routine. In Italia Mitocon, che è un punto di riferimento per le persone affette da malattie mitocondriali e i loro familiari, ha promosso un gruppo di lavoro composto da professionisti di diverse discipline, tra cui anche psicologi e moralisti.Daniela Zuccarello ha aggiunto: "Con le varie interlocuzioni che abbiamo avuto non abbiamo mai riscontrato una ritrosia relativa all'applicazione di queste tecniche perché non va in alcun modo a ledere l'identità dell'individuo che nasce ma semplicemente a risolverne un problema di salute".Il documento che è stato scritto è ora in discussione in Parlamento con l'obiettivo di ottenere il sostegno normativo a questa terapia preventiva e gli adeguati finanziamenti per sviluppare il progetto pilota. Piero Santantonio, fondatore Mitocon: "Per noi che abbiamo un problema in casa perché la persona affetta magari è nostro figlio o un parente vicino, abbiamo necessità di risposte veloci. Abbiamo ricevuto un grande sostegno dagli interlocutori istituzionali che abbiamo incontrato, adesso bisogna andare sul concreto e ricevere velocemente una risposta".