Milano, 23 giu. (askanews) - Investire nei distillati di lusso in bottiglia è molto vantaggioso: basta analizzare le performance di un settore che negli ultimi 10 anni fatto segnare il maggiore margine di crescita - un boom del 582% - per avere un'idea delle potenzialità di questa forma di investimento alternativa verso quello che a tutti gli effetti è considerato un "bene rifugio":"È innanzitutto un investimento decorrelato dagli eventi di mercato, quindi non risente di fattori esogeni - racconta ad askanews Marilisa Rutigliano, Direttore Esecutivo di The Spirits Club - Altro punto di forza riguarda sicuramente quello di essere un investimento esentasse, quindi questo vuol dire che tutto il guadagno che l'investitore ricaverà un domani dalla rivendita delle sue bottiglie non dovrà tassarlo. Un altro beneficio - prosegue la manager - è quello di essere un investimento gestito a costo zero. Questo cosa vuol dire? Vuol dire che l'investitore potrà avere il suo portafoglio e non avrà nessun costo di gestione da sostenere a nessun titolo quindi insomma a differenza anche di altre tipologie di investimenti una gestione a costo zero del proprio valore investito con dei ritorni anche importanti, insomma certamente fa gola".Non è affatto necessario essere intenditori di whisky, grappe o acquaviti. Sì, perchè l'investimento in distillati di pregio è alla portata di tutti, con soglie minime di ingresso ma rendimenti molto interessanti: "Tendenzialmente - ci spiega Rutigliano - anche con un entry di 5 mila o 10 mila euro possiamo costruire una strategia di portafoglio, quindi una differenziazione di collezioni, in modo tale che a fine anno il nostro portafoglio ci dia un ritorno medio del 25-30% l'anno. Consideriamo che i distillati di pregio, quindi qui parliamo di brand super affermati nel mercato che hanno una storicità effettivamente invidiabile, sono dei pezzi da collezione che possono arrivare a raggiungere facilmente il valore di un patrimonio immobiliare".La società The Spirit Club offre agli investitori un pacchetto "chiavi in mano", aiutandoli passo dopo passo nella creazione di un portafoglio, dalla fase di acquisto fino alla rivendita, e occupandosi di ogni aspetto, compresa la gestione assicurativa. La sfida è diffondere una nuova tipologia di investimento che, specialmente in Italia, è ancora tutta da scoprire."Sono investimenti che sicuramente, se volgiamo uno sguardo all'area inglese, all'area americana ma anche all'area asiatica, sono molto diffusi e molto comuni: lì si tratta di pane quotidiano - osserva ancora il Direttore Esecutivo di The Spirits Club -. Se invece volgiamo lo sguardo all'area europea, all'area italiana, potremmo dire che è un investimento nuovo. Il feedback infatti che riceviamo è quello: c'è tanto interesse, c'è tanto stupore, c'è tanta voglia di conoscere, è un settore completamente nuovo".