Cronache

Policlinico di Milano, una Pediatria più a misura di bambino

 

Milano, 4 nov. (askanews) - Una TAC di nuova generazione per il reparto di Pediatria del Policlinico di Milano, ma, soprattutto, un nuovo passo avanti nell'umanizzazione degli ambienti di accoglienza e terapia per i piccoli pazienti. Che ora, entrando in ospedale, potranno vivere un'esperienza immersiva grazie a degli Oculus 3D, avvicinandosi agli esami come se si fosse sul fondo del mare."Dico sempre che spesso un sorriso e un ambiente accogliente aiutano a curare quanto una medicina - ha detto ad askanews Marco Giachetti, presidente della Fondazione IRCCS Policlinico di Milano -. Abbiamo portato avanti tanti progetti e abbiamo visto che la percentuale di pazienti che arrivano in ambienti umanizzati ci torna volentieri anche a fare prevenzione, e questo è molto importante per le cure e per il futuro della nostra sanità".L'iniziativa è stata fortemente voluta dalla Fondazione De Marchi, nell'ambito del Progetto Pedrito, per sostenere e migliorare il benessere dei bambini dell'ospedale pediatrico Clinica De Marchi. "Noi nasciamo 40 anni fa - ci ha spiegato Francesco Iandola, direttore esecutivo della Fondazione - per aiutare il Policlinico a dare la migliore assistenza possibile ai bambini. Quindi in parte noi aiutiamo il Policlinico a trovare risorse economiche per assumere personale, in parte per acquistare attrezzature scientifiche come questa TAC e in parte ci rivolgiamo direttamente ai bambini e alle famiglie, perché il nostro scopo è regalare una vita più serena possibile anche ai bambini con gravi malattie".La nuova TAC consente di eseguire esami di routine, ma anche accertamenti più complessi, compresa la diagnostica per i percorsi delle malattie rare. E per raggiungere certi risultati la relazione tra pubblico e privato è quotidiana e strategica. "Siamo un ospedale che nasce nel 1456 - ha aggiunto Giachetti - e da sempre è aperto ai cittadini e ha collaborato con loro, tanto da essere chiamato la 'Ca' Grande' di tutti, perché la collaborazione è stata continuativa nei secoli. Qui abbiamo 90 associazioni che lavorano con noi e questo rapporto pubblico-privato aiuta a crescere, aiuta l'ospedale ad arrivare dove le risorse pubbliche non bastano. A fare quel qualcosa in più che permette a tutti di essere curati al meglio"."Facciamo il possibile - gli ha fatto eco Iandola - per far sentire i bambini malati qualche volta più fortunati degli altri".Per continuare a rendere possibili progetti come Pedrito, la Fondazione De Marchi si rivolge poi direttamente ai cittadini. "Fino al 21 novembre - ha concluso il direttore della Fondazione De Marchi - è attiva una campagna sms: scrivendo al 45581 si possono donare due euro per sostenere il progetto di umanizzazione dei reparti della Pediatria del Policlinico di Milano".Umanizzazione che passa attraverso la tecnologia, ma anche si appoggia ad artisti come Gregorio Mancino, che ha decorato i corridoi del reparto e che coinvolge nella sua pittura gli stessi bambini.






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