Cronache

Sanremo, alberghi e bar tornano a riempirsi nonostante il Covid

 

Sanremo, 31 gen. (askanews) - Code per i tamponi davanti alle farmacie e nei gazebo allestiti all'ingresso dell'Ariston per gli addetti ai lavori, controlli delle forze dell'ordine per evitare assembramenti nella zona del centro ma anche tanti curiosi ad attendere cantanti e vip di fronte al teatro; alberghi quasi completamente esauriti e molti turisti seduti ai tavolini dei bar e dei ristoranti. L'atmosfera che si respira a Sanremo alla vigilia del secondo festival ai tempi del Covid è ancora lontana dalla normalità ma ben diversa da quella di un anno fa, con la città deserta e immersa nell'ennesimo lockdown. A confermarlo il presidente di Confcommercio Sanremo, Andrea Di Baldassarre. "Sarà un'edizione sicuramente migliore dell'anno scorso perché eravamo praticamente tutti chiusi. Non sarà un'edizione come poteva essere quella pre-Covid ma in ogni caso sarà una forte edizione, ci aspettiamo questo. Diciamo che i giorni prima del festival nel pre-Covid li vivevamo diversamente e sicuramente con più lavoro, mentre quest'anno abbiamo notato che nei giorni precedenti non c'è stato lavoro".Dati positivi invece per gli albergatori che, nonostante un'edizione ancora un po' sottotono, hanno riempito praticamente tutte le stanze. "Le notizie buone arrivano dagli alberghi che hanno la capienza quasi al 100%, se non al 100% al 90% e noi ci faremo trovare, come è da sempre nel nostro Dna da buoni commercianti, pronti per la gente che verrà".E per invogliare visitatori e turisti a fare shopping per il prossimo fine settimana i commercianti sanremesi hanno lanciato l'iniziativa "Saldi di Gioia". "Negli ultimi giorni del festival i turisti avranno anche la possibilità di cogliere le occasioni dell'ultimo momento con questo evento che si chiama 'Saldi di Gioia' ed è stato organizzato apposta nel fine settimana festivaliero per dare la possibilità al turista di godersi ancora di più la città".Per i fan e gli appassionati sarà però difficile incontrare gli artisti in gara in giro per il centro come accadeva in epoca pre-Covid. "Mancherà sicuramente la poesia, a causa delle restrizioni e della paura del Covid, quella magia tipica di Sanremo di sederti in un ristorante o in un bar e vedere un'artista seduto vicino a te o in un negozio a comprare una maglia vicino a te. Quello sicuramente quest'anno sarà un po' sottotono ma comunque noi saremo pronti e sarà un grande festival".