Cronache

Sicurezza alimentare, 60% degli italiani ha fiducia nella scienza

 


Roma, 6 giu. (askanews) - Il 60% degli italiani ha fiducia nel progresso scientifico e tecnologico del settore agroalimentare, il 71% esprime fiducia verso l'industria alimentare, l'80% apprezza l'etichettatura degli alimenti, il 79% la certificazione di qualità. Il 35% ritiene che l'innovazione porti a una maggiore conservazione degli alimenti e il 28% pensa che aiuti a ridurre gli sprechi. Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca condotta dall'Istituto Piepoli sulla fiducia degli italiani verso l'innovazione e l'industria alimentare presentati nel corso dell'evento "La sicurezza alimentare è scienza" promosso e organizzato a Roma dal Cluster Agrifood Nazionale (Cl.A.N.) alla vigilia della Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare."L'innovazione, la tecnologia e i processi alimentari - ha dichiarato Emanuele Marconi, Presidente CTS Cluster Agrifood Nazionale CL.A.N, Direttore del CREA - sono una vera scienza e sono nati per migliorare la qualità degli alimenti e soprattutto per garantirne la sicurezza. Quindi è importante capire che il processo della tecnologia alimentare, della trasformazione degli alimenti devono avere un'accezione assolutamente positiva perché hanno l'unico obiettivo di migliorare la qualità degli alimenti, di garantire la sicurezza dell'alimento stesso per il consumatore. Quando sento che i prodotti processati o il processo è un approccio negativo per la trasformazione degli alimenti è una cosa inconcepibile, non esiste".La sicurezza di ciò che arriva sulle nostre tavole è aumentata molto nel tempo, grazie all'utilizzo di nuove tecnologie e a controlli più severi pensati per garantire la salute dei consumatori."La sicurezza alimentare declinata nelle sue varie forme - ha dichiarato Giacomo Vigna, Direzione generale per la Politica Industriale Mimit - tocca anche sicuramente il ruolo importante che l'industria di trasformazione agroalimentare sa giocare in questo contesto. Industria alimentare che riesce, grazie alla scienza, a tenere più a lungo in vita i prodotti e a renderli più disponibili per tutti, soprattutto in un mercato come quello europeo dove la disponibilità di materia prima è necessariamente scarsa anche per il fabbisogno interno, figuriamoci poi per l'export. In considerazione di questo il ministero delle Imprese e del Made in Italy con passione supporta tutta l'industria agroalimentare senza dimenticare le esigenze del settore primario, del settore della distribuzione e con una grande attenzione ai consumatori. Di concerto con il ministero della Salute, con il ministero dell'Agricoltura, con il Maeci abbiamo in piedi il Tavolo agroalimentare nazionale che si occupa di questi aspetti in modo molto specifico e con grande attenzione".