Roma, 16 giu. (askanews) - E' un grande ed eccezionale progetto quello creato dal MAXXI per celebrare i 150 anni dalla nascita di Giacomo Balla, con l'apertura per la prima volta al pubblico della sua casa romana, tutti i week end a partire dal 25 giugno, e una mostra all'interno del museo, aperta fino al 21 novembre, che evidenzia la straordinaria attualità del futurismo e dei suoi temi. L'artista abitò in questa casa futurista con la moglie e le due figlie, anch'esse pittrici, dagli anni Trenta alla sua morte. Un appartamento borghese che la famiglia trasformò in una vera e propria opera d'arte, con pareti e porte dipinte, mobili e arredi decorati, abiti disegnati e cuciti in casa. Gli oggetti colorati creati per la vita quotidiana da Balla convivono con sculture, disegni e quadri.La curatrice della mostra, Domitilla Dardi, spiega: "Non c'è assolutamente soluzione di continuità tra la vita e l'arte. Loro vivevano in questa dimensione di casa-atélier.Dobbiamo immaginare che il loro universo travalica la proiezione della tela, oltre la cornice, invade i muri, le suppellettili, le ceramiche, i vestiti, perché poi ad un certo punto loro diventano quasi delle sculture semoventi che escono in quel mondo che in quegli anni era particolarmente piccolo e grigio, per non dire nero, e lo colorano di questo caleidoscopio impensabile".Il progetto "Casa Balla. Dalla Casa all'universo e ritorno" prosegue al Maxxi con arazzi, disegni, bozzetti, mobili, arredi che si trovavano nella casa, che sono stati accostati a opere inedite di otto artisti contemporanei, da Emiliano Maggi a Patricia Urquiola, che riflettono le suggestioni dell'opera d'arte totale della Casa grande del protagonista del Futurismo. Nella Galleria 5 del museo romano alcuni importanti originali dell'artista, provenienti da collezioni private, sono esposti insieme per la prima volta.