Economia

Decolla il "Made Green in Italy", promuove le eccellenze verdi

 

Roma, 10 giu. (askanews) - È ormai decollato il Made Green in Italy, lo schema nazionale volontario sviluppato dal Ministero della Transizione Ecologica per promuovere le eccellenze italiane ad elevata qualificazione ambientale e a ridotto impatto sull'ambiente. Per presentare le novità principali su questo tema e per illustrare le opportunità oggi garantite dalla certificazione, si è tenuto un webinar organizzato dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, intitolato "Made Green in Italy - Il decollo operativo dello schema di certificazione dell'eccellenza ambientale dei prodotti italiani e il suo ruolo nella transizione ecologica".L'evento, che ha visto la partecipazione di rappresentanti del Ministero della Transizione Ecologica e della Commissione Europea, è stata anche l'occasione per illustrare i risultati ottenuti dal progetto europeo pilota Life EFFIGE (Environmental Footprint for Improving and Growing Eco-efficiency) che, sotto il coordinamento dell'Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna, ha coinvolto quattro filiere produttive di grande rilevanza per il Made in Italy (ovvero agroalimentare, legno-arredo, fonderie e servizio di ristorazione) nella sperimentazione della metodologia PEF (Product Environmental Footprint), il metodo di calcolo dell'impronta ambientale alla base della certificazione Made Green in Italy e che sta accompagnando il sistema produttivo italiano verso la piena attuazione dello schema e la sua valorizzazione competitiva.Il seminario si è svolto in concomitanza con un focus sul progetto EFFIGE, finanziato dall'unità Life della Commissione Europea, giunto alle battute finali, ha coinvolto quattro filiere produttive di grande rilevanza per il Made in Italy: agroalimentare, legno-arredo, fonderie e servizio di ristorazione.Francesco Testa, professore associato dell'Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna: "Il progetto Life EFFIGE coordinato dall'Istituto di management della Scuola Superiore Sant'Anna, ha avuto l'obiettivo di supportare le aziende operanti in quattro importanti filiere produttive italiane, per calcolare l'impronta ambientale dei propri prodotti e servizi secondo la metodologia comunitaria della Prodest environmental footprint. Questo ha consentito di definire e quantificare performance ambientali dei prodotti delle aziende operanti in queste filiere e di valorizzare l'eccellenza ambientale di questi prodotti sul mercato".Tornando a Made Green in Italy, che punta a diventare il nuovo standard sulla sostenibilità dei prodotti Made in Italy, rappresenta un tassello chiave nel quadro delle politiche nazionali per la transizione ecologica.Sara Tessitore, riceratrice presso l'Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa: "L'adesione allo schema Made Green Italy permette alle imprese di offrire ai consumatori informazioni trasparenti anche sulla traccabilità della componente ambientale. Fattori di successo in tutti i mercati internazionali. Lo strumento poi si inserisce appieno nelle strategie nazionali di transizione ecologica e al contempo nelle politiche europee del Green Deal e del nuovo piano di azione per l'economia circolare".