Economia

Intesa Sanpaolo, Paladino: “Individuate le priorità da affrontare”

 

“Abbiamo fatto un’analisi di contesto molto approfondita, seppur presentata in maniera sintetica nel documento Linee Guida 2021-2022, ha dichiarato Giovanna PaladinoResponsabile delle Segreteria Tecnica di Presidenza di Intesa Sanpaolo, nella sua intervista ad Affaritaliani.it“Questa analisi ci ha permesso di individuare delle priorità, che non sono delle urgenze, ma temi fondamentali da affrontare e che sono collegati al disagio creato dal Covid-19, soprattutto dal punto di vista psicologico per diverse categorie, dagli operatori sanitari ai caregiver, dagli adolescenti ai giovani”.

“I ragazzi sono stati costretti a interrompere le relazioni sociali e hanno sviluppato una serie di dipendenze, dal gioco online, alla droga, alle ossessioni compulsive. Poi c’è il grande problema lavorativo, che abbiamo segnalato come focus per le attività del prossimo biennio, per le tante persone che hanno perso il lavoro a causa del Covid-19. E la questione diventa ancora più grave per chi già si trovava in una situazione di fragilità, come le donne”, ha continuato Paladino“Penso poi alle donne vittime di violenza, ma anche ai ragazzi che non hanno avuto una scolarizzazione sufficiente. Penso agli adolescenti e ai NEET (Not in Education, Employment, or Training), cioè quella categoria di giovani che al momento non si trova né in un ambito lavorativo, né in uno formativo. Loro sono particolarmente all’attenzione, perché l’Italia ha una percentuale di NEET che è la più alta in Europa, i ragazzi fra i 15 e i 22 anni che non studiano e non lavorano sono al 22%, una percentuale più alta di quella della Grecia, della Bulgaria e della Romania. Abbiamo bisogno di progetti che motivino i nostri ragazzi ad andare a scuola, che li riformino e diano loro competenze per il mondo del lavoro”

In merito al tema della dispersione geografica dei progetti emerso nel corso della presentazione delle Linee Guida del Fondo di Beneficenza 2021-2022Paladino ha spiegato: “L’anno scorso abbiamo finanziato il 47% dei progetti ricevuti, più di 900, e ci aspettiamo che il numero aumenti. Un tema a noi caro è quello della dispersione geografica, poiché c’è un problema di concentrazione di enti nel Nord Italia, mentre nel Centro e nel Sud è più difficile trovare enti non profit che abbiano un track record significativo. Negli ultimi quattro anni abbiamo cercato di coinvolgere Regioni in cui era più difficile arrivare, e ci siamo riusciti impiegando risorse per esempio in Sicilia e in Campania. È stato, sempre a esempio, molto più difficile in Calabria, dove è difficile trovare enti qualificati con un track record che ci diano una certa sicurezza. La nostra attenzione geografica quindi non nasce da un senso di equità generale, ma perché c’è una perequazione fra Nord e Sud, che è uno dei territori più colpito dalla povertà”.

“Per tutti i grandi progetti che finanziamo, cioè con un valore economico superiore a 100mila euro, cerchiamo di coinvolgere enti terzi per effettuare una misurazione dell’impatto sociale”, ha dichiarato infine Giovanna Paladino, riflettendo sull'impatto sociale avuto dei progetti finanziati fino a oggi. “Misurare non deve spaventare l’ente, e non spaventa noi che contribuiamo al costo di questa misurazione, perché ci consente di valutare l’impatto del progetto. Quindi da un lato misuriamo l’impatto di quello che facciamo per una comunità e un determinato territorio, e dall’altro misuriamo la nostra attività come Fondo di Beneficenza nella decisione di come allocare i fondi. I risultati ovviamente non sono mai netti e precisi, ma sono risultati che ci aiutano ad apportare modifiche e a migliorare. È estremamente utile nel lungo termine, la misurazione dell’impatto è uno strumento importante sia per noi che per gli enti non profit che fanno domanda”.

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